e “Sono esausta. E’ ora che intervenga la Rai”. E’ una Adriana Volpe in lacrime quella che racconta al FQMagazine la lunghissima querelle tra lei e il conduttore e collega de I Fatti Vostri, Giancarlo Magalli. Dopo il siparietto televisivo di qualche giorno fa dove lo storico autore di Fantastico e Pronto Raffaella? ha definito la Volpe “una rompiballe”, questa volta il teatro dello scontro è tornato ad essere Facebook. E’ stato Alberto Dandolo di Dagospia a scovare una risposta che Magalli, attivissimo sui social, ha dato ad un post di un utente Facebook. “Magalli che se la prende con la Volpe solo perché questa ha ricordato in tv l’età da pensione immediata”, scrive il signor Walter Giannò. “Gli insulti in diretta sono stati vergognosi. Eppure la Rai tanto celere a buttare fuori Paola Perego non ha mosso un dito contro il conduttore de I Fatti Vostri”.

“Insulti vergognosi? Ma hai visto quello che è successo o parli per sentito dire?”, risponde velocissimo Magalli. “Le ho solo detto che è una rompiballe, e quello è un fatto, non un insulto. Poi lei, e questo forse ti ha coinvolto, l’ha voluto far passare come un insulto alle donne, ma io ce l’avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni”.

Un’allusione a spintarelle non legate a meriti professionali che ha fatto andare su tutte le furie la Volpe: “Il primo contratto me l’hanno fatto nel 1992. Ogni volta mi sono meritata i ruoli che ho ottenuto, sono più di vent’anni che lavoro in Rai, la mia professionalità è consolidata”, si sfoga la Volpe. “Adesso la situazione è grave, perché lui (Magalli, nome che la Volpe non cita mai nell’intervista, ndr) ha superato il limite. Mi ha sempre screditata con battute di cattivo gusto, ha ripetuto lo stesso concetto decine di volte. Ho sempre buttato giù il rospo e mi sono detta ‘vai avanti, ora però basta”.

Qual è la ragione che la spinge a continuare a lavorare a I fatti Vostri?
“Continuo ad andare in diretta solo per l’amore che ho verso il mio lavoro. Ti verrebbe da non presentarti, il pensiero c’è. Poi vado avanti come fanno tutte le donne che hanno subito per tanto tempo insulti da uomini come lui. Ho combattuto per far conciliare il lavoro con la mia vita familiare. Ho una bimba piccola e questo lavoro, un programma pulito, familiare, di approfondimento, con gli orari che ha, mi permette di portarla a scuola. Un lusso senza prezzo. Ci sono colleghi che fanno le prime serate e ciò significherebbe prove al pomeriggio e lavoro di sera: ma così non vedrei mia figlia. Ma soprattutto quello che chiedo è perché deve lasciare il programma, fare un passo indietro, proprio una persona come me che subisce un torto?”.

Pochi giorni fa la Rai ha chiuso Parliamone Sabato per aver mostrato con disinvoltura stereotipi sessisti contro le donne. Perché per le offese che subisce lei in diretta la Rai non interviene?
“E’ quello che mi chiedo da tempo. Una cosa è se rilasci un’intervista contro di me, mi offendi ma io lascio correre. Arrivare però ad usare così la tv di Stato è assurdo. Chi lavora in Rai ha obblighi e deve rispettare gli spettatori. Uno può anche sbagliare, ma perseverare nel non chiedere scusa non mi va più bene. Ho voluto condividere in pubblico, su Facebook, quello che pensavo per permettere alle donne di alzare la testa di fronte alle angherie che subiscono sui luoghi di lavoro. Sono un personaggio pubblico e voglio che se ne parli. Chiedo giustizia per me, per tutte le donne, e per tutte quelle persone che subiscono angherie su posto di lavoro. È ora che la Rai prenda una posizione su questa vicenda. Vedrà che poi sarò io quella che a giugno verrà lasciata a casa”.

Che cosa le dà più fastidio di questa vicenda?
“Quando una persona come lui getta fango è molto difficile ripulire la macchia. Intanto questa rimane. Chi mi ripaga adesso di quello che sta provando mio marito? Verso mia figlia e delle battute che le faranno a scuola? E’ una cosa bruttissima. Io sono a pezzi come donna. Per questo dobbiamo cambiare, far capire che chi compie delle angherie non può passarla sempre liscia. Mi metto nei panni di tutte le donne che subiscono critiche per retaggi culturali duri a morire. Non c’è niente da fare. Non sentirai mai dire ‘lei è finita lì perché è brava’ ”.

Ma quando tornerà in studio tra poche ore che succederà con Magalli?
“Sarà come gli altri giorni. Lui non mi saluta mai. Per lui sono trasparente. Non parla mai con me. Inizierò comunque la diretta e farò al meglio il mio lavoro. Lo dico per le tante persone almeno un centinaio dietro le quinte che lavorano con me: vado sorridente in onda. Ho l’obbligo e il dovere di andare avanti come ho sempre fatto”.

Un rapporto di disamore nei suoi confronti che dura da tempo…
“La gente pensa che tutto sia iniziato con gli insulti in video dell’altro giorno, ma quello è solo la punta dell’iceberg. Dietro ci sono anni di violenza psicologica. E io ho tenuto duro. Ora però sono esausta. Essere screditata così, buttare al vento venti anni di carriera non ci sto. E’ un danno per me e per la Rai. Che una figura apicale come lui, un volto di una rete pubblica con una sua credibilità, con la sua caratura si permetta di dire cose così è incomprensibile”.

Adotterà vie legali per tutelarsi rispetto alle offese subite?
“Farò tutto ciò che è possibile fare, ma adesso sono stanca. Oramai è una strada senza ritorno. E lui continua a non chiedere scusa. Oggi sono uscita dalla Rai piangendo. Non accetto più questa farsa. Lui fa finta di non rendersi conto delle conseguenze. Sta ammazzando la professionalità di una persona e probabilmente ci gode”.

Aggiornato il 3 aprile alle 9:30 

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