Seconda parte del vis-à-vis tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, e l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, durante Otto e Mezzo (La7). Il nodo del dibattito è ancora il M5S, sulla valutazione del quale Bersani con è d’accordo con Enrico Rossi, che lo definisce “reazionario”. “Per me il M5S è “un centro arrabbiato”” – spiega il leader di Articolo Uno-Mdp, mutuando una espressione del politico socialista Camillo Prampolini – “Il centro moderato da anni non esiste più, vedi la Lega o l’Idv. Il M5s però non parla con nessuno e non porta l’Italia da nessuna parte“. “Questo centro arrabbiato, però, rispetto al 2013, è cresciuto tanto” – osserva Scanzi – “Le cito queste parole da lei dette a Repubblica: ‘Mi rimprovero di aver fatto troppi sforzi per rimanere’. Lei stesso si è reso conto che ci ha messo un po’ troppo tempo per recidere quel cordone ombelicale. E non solo questo distacco è avvenuto troppo tardivamente, ma ho anche la sensazione che forse la montagna abbia partorito un topolino“. E aggiunge: “Si parlava tanto di questa scissione, ma alla fine Civati sta da una parte e non si sa se verrà inglobato, Emiliano doveva essere addirittura il leader ed è rimasto lì magari col cerino in mano. Dovevate essere forti e alternativi , ma allo stato attuale siete accreditati al 4-5%. E diciamo che anche sul nome ‘Democratici e progressisti’ vi siete un po’ complicati la vita”. “Abbiamo risolto con ‘Articolo Uno’, che comincia a essere più comprensibile” – risponde Bersani – “Noi non siamo un partito, ma un movimento alternativo alla destra e competitivo con il M5S”. La firma del Fatto, poi, analizza la lacunosa democrazia interna al M5s, ma precisa: “Quando senti l’ex segretario Pd dire che da 3 anni non parlava e nessuno glielo chiedeva, capisci che la democrazia interna anche nel Pd a trazione renziana non è esattamente straordinaria“. Nel finale, battuta sull’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha assicurato di non voler essere la stampella di Matteo Renzi. “Diciamo che non sarebbe la prima bugia nella storia della politica italiana” – ironizza Scanzi – “Anche Renzi aveva detto che avrebbe abbandonato la politica, se avesse perso il referendum del 4 dicembre“. Bersani ride e replica: “Se la prendiamo da quel lato lì, Pisapia non è Renzi, via. Ne è proprio ‘stellarmente’ lontano

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