“Non possiamo permetterci di proporre ai genovesi persone di cui non ci fidiamo noi per primi”. La consigliera regionale ed ex candidata alla presidenza della Liguria, Alice Salvatore, ribadisce la linea del Movimento 5 stelle. Quanto al ricorso al Tar annunciato da Marika Cassimatis, che il 14 marzo scorso aveva vinto le Comunarie poi invalidate da Beppe Grillo, la Salvatore dimostra di meritare la sua fama di fedelissima. “Bisogna saper accettare anche le decisioni che riteniamo sbagliate. Come Socrate, che accettò di bere la cicuta e morire per il bene della democrazia”. Salvatore, che ha sostenuto fin dall’inizio Luca Pirondini, il candidato sindaco designato dalle nuove votazioni online, si smarca da quanti le attribuiscono un ruolo nella vicenda: “Le accuse devono essere sempre fondate, di che cosa stiamo parlando?”. E le accuse alla Cassimatis? Conosce i documenti in base ai quali Grillo dice di aver preso quel provvedimento? “Non conosco i documenti perché non è il mio ruolo”. E precisa: “Il garante è Beppe Grillo e ha sempre avuto l’ultima parola sulla possibilità di concedere o meno il simbolo del Movimento. Che avvenga durante le votazioni, in campagna elettorale o una volta eletti, non fa nessuna differenza”

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