Il rebus Emiliano
Ma come si comporterebbe Emiliano? “Un rebus”, dichiarano dalle parti di Orlando, tradendo una scarsa fiducia nei confronti del governatore pugliese. L’uomo è indecifrabile e le varie prese di posizione, d’altra parte, sono diventate anche oggetto della parodia di Maurizio Crozza. I vari cambiamenti di rotta nei giorni precedenti alla scissione sono un ostacolo alla piena fiducia degli altri candidati. C’è chi, per descriverlo, prima ricorre a Machiavelli (“Michele è simulatore e dissimulatore”), poi cede a un lessico meno aulico: “Chi lo sa che la prossima giravolta non sia quella più clamorosa”.

Traduzione? Se Emiliano alle primarie arrivasse secondo, in un ipotetico ballottaggio sfiderebbe senz’altro Renzi, tornando alla sua versione più combattiva: “il partito dei petrolieri”, “tutti quelli a cui l’ex premier sta sulle scatole vengano a votare per me”. Se invece il secondo fosse Orlando (come dicono i sondaggi) a quel punto il magistrato barese potrebbe anche aprire una impensabile trattativa con lo stesso Rottamatore. Pensando già al post-elezioni, magari. “Ipotesi surreale? Forse – scherza un renziano – E proprio per questo, trattandosi di Emiliano, abbastanza plausibile”.

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Congresso Pd, il proporzionale che può fregare Renzi tra voti segreti e possibili traditori. “Obbligato a stravincere”

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