Durante quella avventura a Brescia, Roberto Baggio e Carletto Mazzone sono stati una cosa sola. L’unione tra il burbero allenatore e la fantasia del numero dieci fece conoscere alle rondinelle il periodo più florido della loro storia, con il settimo posto conquistato nella stagione 2000/01. Fu proprio Mazzone a convincere il Divin Codino a raggiungerlo a Brescia, firmando un contratto che gli avrebbe permesso di andarsene se il tecnico fosse stato esonerato. Il Pallone d’Oro lo ricambiò con 33 reti in 3 campionati di Serie A, nonostante i tanti infortuni.

A distanza di 15 anni il legame e la stima sono ancora intatti. Così, alla vigilia dell’ottantesimo compleanno di Mazzone, Baggio ha voluto ringraziarlo con una lettera, pubblicata dal Corriere della Sera:
“Caro mister,
domani raggiungi un traguardo importante e volevo dirti quale enorme privilegio sia stato vivere insieme a te, a Brescia, tre anni della mia carriera. Ti sarò sempre grato e riconoscente, rimpiango solo di averti incontrato troppo tardi. Il legame tra di noi, però, è stato subito speciale. Ho apprezzato il Mazzone professionista e ho amato l’uomo Carlo; sei dotato di una sensibilità senza pari, da fuoriclasse. Vedo con piacere che l’Italia intera ti sta celebrando, ti meriti questo affetto perché sei un mito vero e autentico. Io ti lascio ai festeggiamenti in famiglia, so che stai bene e verrò presto a trovarti e abbracciarti. Tanti auguri Carletto, sei grande”.

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