Se mai ce ne fosse stato bisogno, l’ultima settimana della vita politica di questo Paese ha raggiunto un nuovo sprofondo. Abbiamo prima guardato un’aula vuota discutere la legge sul biotestamento (e non c’è scusa che tenga, mi dispiace per quelli che “voi non considerate il merito”). Poi la patetica difesa di Beppe Grillo “dal” e non “nel” merito di una querela, con un artificio degno di un azzeccagarbugli (Kasta! Kasta!). E ancora, l’ipocrita fuga di Luca Lotti dalle accuse nell’inchiesta Consip nell’aula del Senato, premiata dai baci e abbracci dei compagni di partito (e, peggio, non…). Infine, acme della presa per i fondelli, la sostituzione di Palazzo Madama alle leggi dello Stato nel salvataggio del direttorissimo Minzolini, condannato definitivo per peculato. Con ciliegina sulla torta: Minzo se ne vuole andare, e – salvata la faccia – il Senato dovrà tornare a riunirsi per mandarlo a casa. Chissà quando, forse a settembre, quando il vitalizio sarà acquisito. A quel che resta del Pd, figlio illegittimo della questione morale di Berlinguer, non si può che augurare la peggior sorte: un suicidio politico, un abbandono di massa da parte degli elettori.

Verrebbe da dire: siete-tutti-uguali-merde-schifosi-pezzenti-grandissimi-ladri-capaci-solo-di-intascare-e-blaterare-di-principi-mai-osservati-e-poi-sputare-in-faccia-a-una-classe-politica-degna-della-peggior-feccia-incapace-persino-di-mandarci-a-votare-invocare-il-castigo-divino-o-almeno-un-cagotto-fulminante-un-incesto-bocca-culo-con-i-pregiati-water-del-Senato-Almeno-un-vaffanculo-gigantesco-se-anche-quello-non-fosse-già-stato-occupato-abusivamente-dalla-classe-politica-e-poi-sperare che-lo-schifo-che-ci-sommerge-fino-agli-occhi-senza-lasciarci-respirare-abbia-almeno-come-effetto-collaterale-l’espulsione-di-questi-scarti-della-democrazia-Vaffanculo-vaffanculo-rivaffanculoooo

… Ma sarebbe tutto fiato sprecato. Livore verso chi fa della propria autoreferenzialità la cifra distintiva. Ovvero inutile distinguo verso chi si avvia ad ampie falcate a utilizzare per difendersi le stesse armi fino a ieri contestate ai nemici politici. E sarebbe soprattutto inutile. Perché – come dice l’adagio attribuito a Churchill (o forse era Alvaro Vitali?) – la classe politica è per un decimo migliore dei suoi elettori, per un decimo peggiore. E per otto decimi?

Per otto decimi è composta da quelli che la Guardia di Finanza ha radiografato nel suo rapporto annuale: due prestazioni sociali false su tre tra le 12.800 persone controllate. Dice “è un caso”. Ma vaff… E se poi ci metti migliaia di frodi, centinaia di usurai, una decina di banche fallite o vicine al fallimento con dolo… E se poi chiudi con la signora che ti sorride gentilmente quando paghi e poi urla al “negro” che chiede l’elemosina.

Beh, se metti insieme tutto questo, l’unica buona notizia della settimana è, come dice Erdogan – uno che di autoritarismo se ne intende – che l’Europa di oggi assomiglia drammaticamente a quella dei giorni precedenti al secondo conflitto mondiale. Dice: “Moriremo tutti”, cit. Lenny Bruce. E giù le risate. Ma forse non tutti: quelli che sopravviveranno avranno l’opportunità di riscrivere (ancora una volta) la storia. E forse tra la tragedia e la farsa sapranno trovare una terza via.

Sono deluso. Molto deluso. In primis da me stesso, perché non pensavo che avrei mai abbandonato l’ottimismo della volontà in nome di questo becero qualunquismo.

Oggi va così, domani starò meglio.
Si ricomincia.

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