Il Parlamento fa le leggi e ha il potere di abrogarle. L’unica cosa che non può decidere è rifiutarsi di applicarle. La scelta compiuta dal Senato di rifiutare la decadenza dallo status di senatore per Augusto Minzolini è tecnicamente eversiva perché obbedisce non al potere della legge ma al diritto superiore e ingiudicabile di eletti che scelgono di sottrarsi alle regole che essi stessi si sono date.

Se è il Parlamento ad essere eversore il danno civile e politico che si procura è enorme. Il giudizio che si trarrà è che la casta difende solo e unicamente se stessa, e che in nome del potere si scambiano le difese, oggi tu voti a favore di Lotti e domani io ti assolvo Minzolini, si distruggono le leggi a piacimento e si procede nella discrezione assoluta.

E chi solo ieri parlava di garantismo, la garanzia che la legge pone a difesa dell’imputato, oggi calpesta il garantismo, la garanzia per tutti che la legge sia uguale per tutti e soprattutto applicata nei confronti di tutti. E chi ieri dichiarava di combattere il populismo, quel senso barbarico di essere per principio contro, oggi ne gonfia le vele in ragione dell’equazione: se sei potente ti salvi sempre, se sei sfigato soccombi sempre.

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