di Nello Ghio

Si dice che sinistra e destra non esistano più: analisi sociologiche e politiche basate su queste due categorie non servono più, si dice. E invece sono ancora utili, eccome! Per esempio ci aiutano a capire l’husserliano fenomeno Matteo Renzi. Fa venire il nervoso l’insistenza con la quale questo famoso concratc politico di Rignano chiede sfacciatamente i voti di sinistra per poter continuare ad attuare le sue (già deludenti, dispersive, inefficaci quando non nocive) politiche di destra. E tutti o quasi nel Pd sembrano seguirlo.

Nel Partito democratico vigono e comandano idee e sentimenti di destra: neoliberismo sfrenato in direzione del globalismo che non pone alcun freno all’individuo audace, capace e… prepotente. Tutto intorno cerchi di potere fiorentini della valle dell’Arno, amici “sotuttoio” solo perché nati nella città del Giglio. Dopo tre anni di governo di destra targato Pd, si va a congresso con ex-segretario e ex-vicesegretari di partito che sostengono ancora che tutto quello che è stato fatto non solo era giusto (Jobs Act e riforme compresi) ma andrà ripetuto, alla faccia dei negatori che stanno sempre lì a dire che i risultati accertati e certificati dicono il contrario. Gente preoccupata, giovani incazzati e loro, i politici di destra del Pd, si fregano le mani.

Speriamo che Renzi non ottenga la maggioranza alle primarie del Pd. Sarebbe utile per il paese. Emiliano o Orlando in Direzione nazionale potrebbero conquistare la segreteria e rinnovare veramente il partito. Il rischio, altrimenti, è ritrovarsi Renzi di nuovo presidente del Consiglio, appoggiato da Forza Italia. Un incubo di destra reso possibile da politiche di sinistra! Roba da capogiro. Resteremmo inerti di fronte a politiche economiche utili ai poche ricchi e penalizzanti per la grande maggioranza degli italiani.

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