“Non staccare la spina a Marwa Bouchenafa“, bimba di quindici mesi completamente paralizzata e incosciente, costretta a vivere ricoverata in un letto dell’ospedale di Marsiglia. A sostenerlo è il Consiglio di Stato francese che ha respinto la richiesta delle autorità sanitarie della più grande città della Francia meridionale di interrompere i trattamenti a favore della piccola. Vittima a fine settembre di un incidente “neurologico grave e definitivo”, con tutti gli arti paralizzati, Marwa non può muoversi ed è mantenuta in vita artificialmente. La sua famiglia si è sempre rifiutata di staccare la spina e oggi l’Alta corte si è espressa proprio a favore dei genitori. Nei mesi scorsi, gli ospedali pubblici di Marsiglia avevano invece chiesto al giudice amministrativo di confermare la sentenza di primo grado del Tribunale per “porre fine alle terapie attive” e alla “respirazione” artificiale. Una decisione sospesa, a inizio febbraio, dallo stesso tribunale amministrativo di Marsiglia su richiesta dei genitori. Marwa era stata ricoverata all’ospedale La Timone il 25 settembre scorso per quello che i medici descrivono come un “virus fulminante” che le ha arrecato “danni neurologici permanenti”.

Un caso simile a quello della piccola di origini algerine riguarda Charlie Gard, bambino inglese di sette mesi, affetto da una rara malattia genetica. Anche in questo caso i genitori, contro il parere dei medici, chiedono che il figlio, nato lo scorso 4 agosto da Connie Yates e Chris Gard e portatore di una grave patologia, continui a essere tenuto in vita. A decidere su come procedere sarà il tribunale di Londra. La coppia, secondo quanto ha riportato la Bbc, è intenzionata a portare il piccolo negli Stati Uniti, dove esiste una cura sperimentale a cui Charlie potrebbe essere sottoposto. E per questo hanno lanciato anche una campagna di raccolta fondi chiamata #CharliesFight. Ad oggi sono riusciti a raccogliere 294mila sterline su un totale di 1,2 milioni di pounds necessari.

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