Mobilità sostenibile, nel senso di auto a emissioni zero, e guida autonoma. Due concetti che già ora vanno a braccetto, e in futuro lo faranno sempre di più. Al punto che Volkswagen sceglie la più importante kermesse continentale per andare oltre, ovvero presentare l’ultima frontiera della self driving car. Parliamo della Sedric, veicolo a batteria che non ha comandi, pedali nè sterzo: un vero e proprio “sistema integrato di mobilità”, come lo definisce la casa tedesca, dal momento che ha il massimo possibile (il quinto livello) di autonomia della scala Sae (Society of Automotive Engineers).

Cosa può fare Sedric? Beh, innanzitutto ospitare quattro persone e portarle a lavoro. Magari dopo aver accompagnato i loro figli a scuola e trovato da sola il parcheggio. O anche andare a prendere qualcuno alla stazione autonomamente. Per farlo basta una app per smartphone e dei comandi vocali, più la pressione di un bottone.

Nessun guidatore, ovviamente, tranne il “cervellone” che conduce la vettura avvalendosi dell’aiuto di quelli che abbiamo imparato a riconoscere come ausili fondamentali per la guida autonoma: sensori, telecamere, radar laser (Lidar). E in più una chiave digitale che, se azionata, “richiama” a sè l’auto come fosse un cagnolino.

Ovviamente, gli interni di questo mezzo sono atipici. Somigliano più a quelli di un autobus di lusso, privi come sono di comandi e coi sedili rivolti verso il centro. Non mancano poi chicche come l’impianto di purificazione dell’aria con filtri a carbone di bambù.

Ovviamente, più che un prototipo il Sedric è una vera e propria concept: difficile infatti immaginare un futuro di produzione in serie per questo modello. Che, tuttavia, vale come manifesto programmatico di quella che sarà la mobilità pulita e automatizzata di domani secondo il colosso di Wolfsburg.

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