Fa un po’ strano raccontare della neonata generazione della Serie 5 partendo da tutto l’opposto dell’essenza dinamica propria dei modelli della marca bavarese, vale a dire di automobili fatte essenzialmente per essere guidate, ma tant’è. Su questa berlina tutta nuova – la giardinetta non manca, è in arrivo per l’estate – sono in special modo le tecnologie di bordo per l’ausilio alla conduzione a giocare un ruolo di peso nel “pacchetto” del veicolo. Anche se, se di suo, anticipiamolo subito, l’auto resta del tutto fedele alla dedizione alle sensazioni di guida sportiva.

Iniziamo allora proprio da quello che la vettura… fa da sé, più di prima: col pacchetto Driver Assistant Plus (a richiesta, insieme a molto altro come di consueto in casa BMW) resta da sola in carreggiata, agendo attivamente sulla sterzata anche in assenza – breve – di impulsi attivi da parte del conducente; in caso di evitamento di ostacolo improvviso agevola il controllo del mezzo; monitora gli incroci per impedire rischi di sinistro, avvisa pure se si approccia erroneamente un contromano. Naturalmente, viaggia alla velocità registrata adeguando da sé la distanza di sicurezza, funzionalità impiegabile anche in città, e frena da sola in caso di emergenza riconoscendo tra l’altro i pedoni. C’è infine il parcheggio assistito, ora completabile dal posteggio automatico eseguibile restando fuori dall’auto: lo speciale telecomando incluso con l’opzione ha un display touch tipo smartphone e permette di radiocomandare il veicolo che sterza da solo verso la posizione. Un gadget, però anche comodo ad esempio per infilare l’auto in box o parcheggi stretti.

Circa un centinaio di chilogrammi in meno rispetto alla precedente generazione, la più venduta delle Serie 5 (finora, sperano in BMW…) dimensioni sostanzialmente invariate (+ 3 cm in lunghezza, +1 cm in larghezza): la “base” per proseguire una strada di successo c’è tutta, iniziando da un design che resta in piena scia alla tradizione bavarese ma che sa ravvivare l’immagine di eleganza e sportività con forme e proporzioni più moderne, ulteriormente “pulite”.

Ma è tempo di volante, questa volta tutto “al manuale”: la 530d a disposizione lascia subito il segno confermandosi tra le auto più piacevoli ed “ispirate” da pilotare, oltre che da condurre. Forte di sospensioni, telaio e sterzo ancor più precisi, che permettono tanta facilità e confidenza tra le curve grazie ad equilibrio esemplare e movimenti minimi di rollio. Le sospensioni regolabili aggiungono un “plus” decisivo alla versatilità della vettura – da rigida e diretta e morbida e confortevole alla pressione di un tasto; disponibili anche le ruote sterzanti posteriori –, mentre il corposo ed impareggiabile tre litri, sei cilindri in linea a gasolio aggiunge tutto il suo “sapore” all’esperienza di guida. Non solo per cavalli e pienezza di erogazione (265 cv, a richiesta limitati a 249 per questioni di bollo, 620 Nm di coppia), ma anche per sonorità inimitabile. Il tutto filtrato dal consueto cambio otto marce automatico, impeccabile per resa e rapidità. Prestazioni notevoli: 0-100 km/h in 5”7, 250 km/h di punta, ma anche consumi molto contenuti.

Abitacolo come da aspettative… bavaresi: design tradizionale, finiture ineccepibili, ricercatezza tangibile. Con qualche novità tecnologica, legata principalmente al nuovo impianto di navigazione-infotainment (fino a 10,25 pollici di diagonale) ora dotato di display tattile, con comandi replicati anche sul consueto rotore a centro tunnel, e sistema di controllo che include inediti comandi gestuali. Li monitorizza una speciale microcamera nell’abitacolo ed assicurano secondo la casa bavarese notevole funzionalità senza distrazioni, ma vanno imparati con un certo metodo e conversando “all’italiana” è tutt’altro che improbabile ritrovarsi ad aver azionato involontariamente qualche funzione. Bella idea insomma, forse ancora un po’ acerba. Eccellenti, come di consueto, accoglienza e comfort acustico: l’auto è costosa, ma ripaga con sensazioni di bordo di pari intensità.

BMW 530d – LA SCHEDA

Il modello: La Serie 5 approda alla settima generazione frutto di un progetto integralmente rinnovato. Resta piuttosto fedele alla precedente serie, sinora la più venduta nella storia del modello, quanto a design e proporzioni, ma offre uno stile ancor più raffinato e “pulito” con una costruzione alleggerita di circa 100 kg nonostante l’ulteriore incremento nelle tecnologie di bordo.
Dimensioni: lunghezza 4,94 metri, larghezza 1,87, altezza 1,48 metri
Motore: diesel 3.0, sei cilindri in linea; potenza max 265 cv a 4000 giri, coppia max 620 Nm a 2000-2500 giri; cambio automatico a otto rapporti; trazione posteriore.
Consumi omologati nel ciclo misto: 4,5-4,9 l/100 km secondo allestimento
Emissioni di CO2: 118-128 g/km di anidride carbonica
Prezzo: a partire da 58.800 euro. Allestimenti Business, Sport, Luxury, MSport
Ci piace: la tradizionale linea BMW si evolve divenendo ancor più dinamica ed appagante, ma è in special modo la guida a restare protagonista: quella “manuale” ancor più accessibile ma al tempo stesso efficace ed appagante, mentre gli ausili elettronici si evolvono ulteriormente per quantità e qualità dell’assistenza.
Non ci piace: Difficile trovare difetti ad una berlina “premium” di questa caratura, ma senza dubbio l’implementazione dei comandi gestuali appare ancora un po’ acerba per funzionalità e resa. Al comando di sterzo, pur apprezzabile, non stonerebbe l’aggiunta di un pizzico ulteriore di sensibilità. Opzioni qualificanti molto numerose, secondo tradizione della marca bavarese.

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