Oscar 2017, la corsa per la miglior attrice non protagonista: Nicole Kidman, Michelle Williams, Naomie Harris, Octavia Spencer e Viola Davis

Se dovessimo così puntare sul nome vincente in questa categoria spesso relegata ai margini della cerimonia, come fosse un bonbon regalato a qualche presenza simbolica, ma che vede nella sua storia alcuni exploit intepretativi non da poco, dalla Hattie MacDaniel di Via col vento nel 1939, alla decenne Tatum O’Neil Oscar per Paper Moon nel 1974, fino alle recenti vincitrici ovvero le meritevoli Alicia Vikander per The Danish Girl nel 2015 e Patricia Arquette nel 2015 per Boyhood, diremmo Viola Davis senza se e senza ma

Se dovessimo davvero tarare le performance delle star hollywoodiane candidate all’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista in alcuni casi dovremmo addirittura ricorrere al cronometro. Per Nicole Kidman candidata per Lion e Michelle Williams per Manchester by the sea si parla davvero di qualche posa per pochissimi minuti in totale. Non se la passano meglio Naomie Harris in Moolight e Octavia Spencer per Hidden Figures, ma almeno nel loro limitato spazio in scena hanno un ruolo molto importante nell’impianto narrativo dei rispettivi film. Viola Davis, invece, è l’unica del quintetto a godere di un’interpretazione praticamente da attrice protagonista nel non brillantissimo Fences, proprio a fianco di quel Denzel Washington che nelle ultime ore molti bookmakers stanno dando in sorpasso rispetto a Casey Affleck e Ryan Gosling per l’Oscar come Miglior Attore. Se dovessimo così puntare sul nome vincente in questa categoria spesso relegata ai margini della cerimonia, come fosse un bonbon regalato a qualche presenza simbolica, ma che vede nella sua storia alcuni exploit intepretativi non da poco, dalla Hattie MacDaniel di Via col vento nel 1939, alla decenne Tatum O’Neil Oscar per Paper Moon nel 1974, fino alle recenti vincitrici ovvero le meritevoli Alicia Vikander per The Danish Girl nel 2015 e Patricia Arquette nel 2015 per Boyhood, diremmo Davis senza se e senza ma. Perlomeno per l’impegno profuso e l’apporto in scena che per almeno metà delle sue colleghe è davvero di sciapa maniera.