Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, in cui siedono rappresentanze sindacali dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi, non ha approvato il bilancio preventivo per il 2017 dell’istituto perché ha rilevato “carenze di risposte” su “punti rilevanti come crediti contributivi e patrimonio immobiliare“. Punti che sono stati oggetto di osservazioni anche da parte del Collegio dei sindaci e del ministero del Lavoro, si legge nella nota dell’istituto. Il Civ, che osteggia la riforma dell’Inps voluta dal presidente Tito Boeri, ha negato il proprio giudizio positivo “non rinvenendo” nel preventivo “l’attuazione degli indirizzi a suo tempo dati”.

Il consiglio, prosegue la nota, “ha espresso da tempo inviti formali e informali agli organi di gestione a fornire tutti gli elementi utili per superare le criticità rilevate”. “Pur restando garantite dallo Stato le prestazioni poste a carico dell’Istituto”, come Boeri ha ricordato la settimana scorsa quando è emerso che nel 2015 il patrimonio dell’Inps è finito in territorio negativo per 1,73 miliardi, “è evidente che una gestione del bilancio che presenti un andamento negativo del patrimonio deve essere oggetto di adeguata ed immediata attenzione“.

Secondo le cifre contenute nella determinazione sul bilancio preventivo trasmessa al Civ per l’approvazione a fine dicembre, il risultato economico di esercizio dell’Inps per il 2017 sarà negativo per 6,152 miliardi, con un miglioramento di 1,498 miliardi rispetto alle previsioni assestate per il 2016. Alla fine dell’esercizio 2017 si prevede un disavanzo patrimoniale di 7,863 miliardi, con un peggioramento di 6,1 rispetto al 2016 in linea con il risultato economico negativo previsto per il 2017.

Le entrate complessive sono stimate in 405,2 miliardi, quelle contributive in 219,2 con un incremento di 720 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2016. Le uscite complessive sono stimate in 411,7 miliardi milioni. Tra le uscite correnti quelle per prestazioni pensionistiche sono previste in 275,3 miliardi, 2,7 miliardi in più rispetto alle previsioni aggiornate per il 2016. Sono previste in aumento. a 37,3 miliardi, anche le prestazioni temporanee.

“Dal Civ è arrivata una bocciatura anche con numeri imponenti”, ha commentato la leader Cgil Susanna Camusso. “Da tempo d’altra parte andiamo chiedendo che si rivolvano una serie di problemi che però non si sono voluti né affrontare né risolvere. Non voglio personalizzare ma è chiaro che il modello non funziona. Riproporremo il tema al ministro Poletti, oggi nel corso dell’incontro, perché è chiaro che c’è un problema di gestione, di qualità delle relazioni e di governance”. Chiaro attacco al presidente Boeri, a cui si è unita la Uil. “La Uil ha sempre bocciato il bilancio dell’Inps”, ha ricordato il segretario generale Carmelo Barbagallo, “considerandolo falsato dalla mancata separazione di assistenza e previdenza. Nel corso degli ultimi anni, poi, si sono aggiunti ulteriori aspetti negativi da noi sistematicamente evidenziati. Oggi, finalmente, la stragrande maggioranza del Civ dell’Inps ha votato contro il bilancio o si è astenuto. È un giudizio di cui non si può non tenere conto. Occorre cambiare modello di governance: l’uomo solo al comando non funziona”.

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