Quando ormai tutti hanno già lasciato l’hotel romano, dove si è svolta l’assemblea nazionale del PD, arriva il comunicato congiunto dei tre candidati alla segreteria, Rossi-Emiliano-Speranza: “Renzi sceglie la strada della scissione”. Eppure, appena mezz’ora prima ‘la resa dei conti’, era terminata con Michele Emiliano che ai tanti cronisti che lo attendevano all’uscita dell’Hotel ‘Parco dei Principi’: “Non ho fatto nessuna retromarcia. Renzi tira dritto? Chi va dritto va a sbattere” e a chi gli chiedeva se il Presidente della Regione Puglia, dichiarando dal palco ‘fiducia nel segretarioavesse espresso una posizione personale, Emiliano rispondeva: “Io ho parlato a nome di tutti e tre i candidati”, vale a dire a nome di Rossi, Speranza e lo stesso Emiliano, che però confermava come non ci fosse ancora la rottura: “Si può ancora discutere”, prima d’intrattenersi con una band musicale. Enrico Rossi si mostrava molto più perplesso: “Emiliano? Lui parla per sé, per tutti, vediamo”. E Renzi non sembrava minimamente turbato dall’esito dell’Assemblea, come testimonia la gag con Valerio Staffelli che consegna il ‘tapiro d’oro’ che il segretario riceve sorridendo. Mentre Guglielmo Epifani rinviava alla riunione dei parlamentari della minoranza dem, prevista per lunedì, le decisioni da prendere.

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Assemblea Pd, la giornata al Parco dei Principi: scissione no. Anzi sì. “Emiliano? Vuol far ricadere la colpa su Renzi”

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