Un incendio è divampato sul traghetto Snav Toscana, ormeggiato nel porto di Palermo. I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente insieme agli uomini della Capitaneria di Porto, i carabinieri e la polizia. A bordo del traghetto, proveniente da Napoli, 113 passeggeri e 75 componenti dell’equipaggio, nessuno dei quali sarebbe ferito.

L’incendio si è sviluppato nella sala macchine, quando il traghetto era ancora a un miglio dal porto. Il comandante ha subito fatto manovra per entrare nello scalo e agevolare l’intervento dei vigili del fuoco, comunicando alla Capitaneria di porto che la situazione era “sotto controllo”. I passeggeri sono stati velocemente radunati e portati nei punti di raccolta stabiliti dal piano di evacuazione, lontani dalla sala macchine.

“Sono stati tutti bravissimi, veramente bravi”, spiega una donna. “Abbiamo visto solo del fumo nero”, racconta uno dei passeggeri. “Essere radunati nei punti di evacuazione mette paura, ma non c’è mai stato panico. Fuoco non ne abbiamo mai visto”. “Abbiamo avuto appena il tempo di avvertire la puzza di bruciato”, racconta un’altra donna. “Ma il personale ha reagito subito ed è intervenuto. Ci hanno sostenuto bene, dato indicazioni, rasserenato“.

Qualche attimo di tensione in più si è registrato quando la nave ha attraccato nel molo Santa Lucia. I passeggeri si aspettavano di scendere subito, e invece sono stati trattenuti a bordo. Il portellone non è stato aperto immediatamente perché il personale, d’accordo con i vigili del fuoco, temeva che l’incendio potesse riprendere vigore dopo essere stato appena circoscritto. L’evacuazione è quindi stata rimandata di un’ora, durante la quale i passeggeri sono sempre stati assistiti. Nel frattempo, i vigili del fuoco hanno terminato le operazioni di raffreddamento della sala macchine.

La Procura di Palermo sta attendendo la relazione sull’incendio per valutare se aprire un’inchiesta. L’eventuale ipotesi di reato è incendio colposo.

Articolo Precedente

Roma, il cantiere infinito del Museo diffuso per valorizzare il patrimonio del Testaccio

next
Articolo Successivo

Milano, a fuoco le palme appena installate in piazza del Duomo. “Rogo dopo la mezzanotte”

next