“La presentazione di Gherardo mi è piaciuta moltissimo, perché ha dimostrato che in Italia ci sono ancora ragazzi che credono nel nostro Paese e nel nostro futuro.” Queste le parole di Camilla, 17 anni.

Il tour di orientamento gratuito nelle scuole per raccontare come sta cambiando il mercato del lavoro è partito dal Liceo Ceccano e già mi sono emozionato come poche volte in vita mia grazie alle parole piene di speranza e voglia di fare degli studenti e delle studentesse.

Un intervento di un’ora e mezzo, più di quello che avevo immaginato, tanto che alla fine ho chiesto: “Sono andato lungo, che cosa tagliereste?” La risposta degli studenti è stata: “Niente!” Fatico ancora io a crederci, immagino voi. In questo video potete ascoltare i loro commenti.

Di cosa abbiamo parlato?
Di quali sono i lavori più richiesti oggi e quali competenze acquisire in un mondo in cui molti di loro fra 10 anni faranno lavori che al momento non esistono.  Ad esempio abbiamo scoperto insieme che non è vero che non c’è lavoro: il 22% dei lavori nel digitale oggi disponibili in Italia non trova candidati con le competenze necessarie (fonte: Modis).

Abbiamo visto anche quanto sia importante acquisire nuove competenze a prescindere dal proprio percorso universitario: entro il 2020 circa il 90% dei lavori in Europa richiederanno competenze digitali (fonte: Commissione Europea).

Professioni nel digitale

Cosa mi ha insegnato la prima tappa di questo tour?
Che esistono tante eccellenze in Italia poco conosciute, il Liceo Ceccano è una di queste. Ha un programma che sensibilizza i suoi studenti sulla reputazione online che ogni giorno creano (spesso inconsapevolmente), ha raggiunto l’obiettivo della banda ultra larga con 6 anni di anticipo, i test di ingresso vengono fatti con il cellulare e ha vinto il Primo Premio del Global Junior Challenge 2015, un riconoscimento assegnato dalla Fondazione Mondo Digitale.

Come ha vinto? Grazie al progetto Teacher’s aid, in cui i ragazzi si rendono disponibili per affiancare i docenti nell’uso delle nuove tecnologie di cui la scuola è dotata.

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Un progetto che dimostra una grande sensibilità e anche una buona dose di umiltà da parte degli insegnanti. Spesso sentiamo notizie su quelli che hanno poca voglia di fare, ma ci dovremmo concentrare anche su persone come la Preside Concetta Senese e il Prof. Pietro Alviti. Sono presidi e docenti a fare la differenza nella scuola e dobbiamo valorizzare chi si impegna per il futuro degli studenti e, quindi, del nostro Paese.

Dopo il post pubblicato su ilfattoquotidiano.it ho ricevuto diverse richieste sparse per l’Italia e sto cercando di organizzare quante più tappe possibili. È sicuramente un’iniziativa più grande di me, l’obiettivo è contribuire dal basso a ridurre la disoccupazione giovanile. Per questo mi stanno aiutando anche altre persone, un enorme grazie va a Virginia Tosti, Luca Carabetta, Simone Chistolini e Makis Christof che hanno da subito creduto nel progetto.

Ho iniziato anche a parlarne con altri professionisti nel digitale per far capire l’importanza di dedicare parte del loro tempo a incontrare gli studenti. O cambiamo insieme il Paese, o saremo costretti a cambiare Paese.

Cliccando qui trovate un’anteprima della presentazione, qui per chi volesse sapere come è nata questa iniziativa e qui maggiori informazioni su di me.

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Chi è interessato a partecipare o organizzare un incontro nella propria scuola o università, anche in orario extra scolastico, può scrivermi tramite email info@gherardoliguori.com

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, sicuramente da molti verrà vista come una goccia nel mare, ma se non iniziamo mai, continueremo a lamentarci senza mai agire. E il nostro tempo è troppo prezioso per essere sprecato in questo modo.

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