I due soci principali dello studio Mossack Fonseca, epicentro delle rivelazioni dei cosiddetti Panama Papers, sono stati fermati a Panama nell’ambito delle indagini sul caso Lava Jato, il maggior scandalo corruzione del Brasile. Ramón Fonseca Mora, ex ministro consigliere del presidente panamense Juan Carlos Varela, e Jürgen Mossack, sono stati interrogati e poi portati in cella dalla polizia, ha fatto sapere il loro legale, Elías Solano. Lo studio, specializzato nella creazione di società offshore, avrebbe nascosto entrate di origine sospetta nel caso secondo l’indagine di cui ha rivelato dettagli la procuratrice generale panamense, Kenia Porcell.

Il processo Laca Jato (Autolavaggio) è nato dall’inchiesta sui fondi neri della compagnia petrolifera statale, Petrobras, che e’ considerata la Mani Pulite verdeoro. Lo scandalo prende le mosse dalle rivelazioni di alcuni ex manager, che hanno ammesso di aver collaborato con politici per ricevere tangenti da contractor del settore privato in cambio di affari. Secondo la stampa locale, il monopolista petrolifero brasiliano avrebbe pagato quasi 10 miliardi di reais (oltre 3 miliardi di euro) di tangenti a politici.  Un processo delicato che ha registrato nelle pagine di cornaca anche la morte di uno dei giudici che ha rischiato di rallentare il procedimento. Il 2 febbraio è stato nominato un nuovo giudice Luiz Edson Fachin che sarà relatore presso la Corte suprema brasiliana per sostituire Teori Zavascki, deceduto in un incidente aereo lo scorso 19 gennaio.

Tra i politici rinviati a giudizio figura anche l’ex presidente della Repubblica, Luiz Ignacio Lula Da Silva, mentre
varie rivelazioni dei collaboratori di giustizia hanno più volte sfiorato l’attuale capo di Stato, Michel Temer, finora
formalmente non iscritto nel registro degli indagati.

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