“Nessuno ha mai chiesto ai giornalisti di chiudere gli occhi, anzi: apriteli di più. Ma chiediamo non di diminuire, ma di aumentare l’attenzione mediatica, anche per gli altri partiti”. Sono le parole del deputato M5S, Alessandro Di Battista, ospite di Otto e Mezzo (La7) assieme al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. Ed è proprio a quest’ultimo che il parlamentare si rivolge, rispondendo a un duro editoriale del giornalista sul M5S: “Forse non siamo stati chiari, direttore. E’ dal primo giorno in Parlamento che subiamo una pressione inimmaginabile dal sistema mediatico, ed è normale perché abbiamo fatto i V-Day e abbiamo attaccato il sistema mediatico e gli editori impuri, non certo i singoli giornalisti. Per me il vostro mestiere è uno dei più importanti che c’è al mondo. E certi attacchi che facciamo sono atti d’amore verso i giornalisti liberi, che non si devono piegare e devono fare ancora più pressione, in modo giusto e corretto, al M5S perché così possiamo migliorare”. E aggiunge: “Se però in alcuni articoli sulle polizze romane si associa il denaro al M5S, si sbaglia. Così si è voluto creare, magari in buona fede, l’idea che Virginia Raggi abbia preso dei soldi e che quelle polizze siano legate a una forma di corruzione. Non è così. Tutte le volte che associate il denaro al M5S, lo dovete associare agli stipendi che ci tagliamo, al finanziamento pubblico che rifiutiamo e a tutto quello che facciamo col denaro che per legge ci spetterebbe e che mi servirebbe pure”. Di Battista, alla domanda della conduttrice Lilli Gruber sul suo ruolo da “regista” del movimento, risponde: “Io membro della cabina di regia del M5S? Non lo so, ne parleremo. A me interessano altre cose

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