“Ai tempi di Mani Pulite l’opinione pubblica considerava i magistrati  le guardie mentre i politici corrotti i ladri. Ora non è più così”. Lo ha affermato Antonio Di Pietro, magistrato nell’inchiesta Tangentopoli, intervenuto a un incontro per il 25° anniversario di Mani Pulite tenutosi al Palazzo di Giustizia di Milano e organizzato dall’associazione Themis & Metis. “Nel corso del tempo, man mano che le inchieste arrivavano ai piani alti – ha spiegato Di Pietro – il sistema di informazione, parte del quale rispondeva a quei piani alti, ha cercato di martellare l’opinione pubblica per far credere che non era una guerra tra guardie e ladri ma una guerra tra bande. Oggi nell’immaginario collettivo quando si parla di magistrati e politici si dice “vabbè, si scornano tra loro”: non è così. Non confondiamo chi sono le guardie e chi sono i ladri”. All’incontro, oltre a Di Pietro, hanno partecipato Piercamillo Davigo – altro magistrato di Mani Pulite e oggi Presidente dell’Anm, Alfonso Bonafede – deputato del Movimento 5 Stelle, Gian Antonio Girelli – Presidente della commissione antimafia Lombardia, Gianni Barbacetto – giornalista del Fatto Quotidiano e Claudio Mario Grossi – docente di finanza all’Università Cattolica di Milano
Articolo Precedente

Anniversario Mani Pulite, Davigo: “Fermati dalle nuove leggi, soprattutto quelle del centrosinistra”

next
Articolo Successivo

Anniversario Mani Pulite, Barbacetto: “Ma non sono state le inchieste ad archiviare quella classe dirigente”

next