Non solo ‘Qua la zampa’, i casi di animali maltrattati al cinema: ecco i più eclatanti

C’è un bel da indignarsi per quel povero pastore tedesco che viene spinto a forza dentro un torrente artificiale da un istruttore canino. Ma nel cinema recente per i cani attori loro malgrado c’è stato ben di peggio. E stiamo parlando di cani. I migliori amici dell’uomo. Nonostante i grandi progressi legati al proliferare di numerose associazioni animaliste per proteggere ignare bestiole vittime di sceneggiature troppo cruente e soprattutto necessariamente realistiche, maltrattamenti e uccisioni di animali su grande schermo sembrano continuare

C’è un bel da indignarsi per quel povero pastore tedesco che viene spinto a forza dentro un torrente artificiale da un istruttore canino in Qua la zampa! Il video del “bagno forzato” con l’addestratore che fa di tutto per spingere il cane lupo nell’acqua contro la sua ferma volontà nei giorni scorsi è diventato virale. Ma nel cinema recente per i cani attori loro malgrado c’è stato ben di peggio. Nel film filippino Oro (2016), diretto da Alvin Yapan un cane lo avrebbero perfino ucciso e sventrato per esigenze di copione. Tutto vero, perché gli organizzatori del Metro Manila Film Festival, che avevano premiato il film, dopo aver letto le denuncia di Peta Asia avrebbero accertato l’accaduto e ritirato gli allori artistici. Non che le cose siano andate meglio per i cani protagonisti del dog figthing nel film turco Sivas, acclamato al Festival di Venezia 2014. Era tutto sotto controllo, spiegò il regista in conferenza stampa, nessun cane è stato ferito per quelle scene perché sono stati equipaggiati di guaine particolari da addentare nella zuffa. Potenza dell’acting coach, sarebbe bello sapere com’è stato spiegato il concetto ai cani, ma passiamo oltre. Giusto un anno e i turchi ci ricascano, sempre al Festival di Venezia. L’opera spiazzante e inquietante si intitola Abluka/Frenzy e vede un cagnetto sempre alla catena, spesso con il muso legato strettissimo per non abbaiare, vittima di urla, strepiti, e ceffoni del protagonista.