Una solidarietà che nasce dal basso, mentre le istituzioni tacciono o remano contro. È la campagna “Pasto Sospeso” presentata oggi a Roma: lo scrittore Erri De Luca e Chef Rubio hanno preparato un pranzo per lanciare un’iniziativa rivolta ai migranti transitanti ospitati nella Capitale da Baobab Experience e a tutti coloro che vivono in condizioni di disagio e povertà. L’ispirazione è all’usanza napoletana per cui nei bar si beveva un caffè ma ne pagavano due, per offrirlo a chi sarebbe venuto dopo e non poteva permetterselo. Qui è il pasto ad essere “sospeso”. 

“Questo paese si regge sulla supplenza civile della società italiana”, tuona Erri De Luca. Lo scollamento con le istituzioni è il “risultato di una selezione alla rovescia, con un personale politico selezionato per conformismo e che raggiunge la massima incompetenza con il massimo di obbedienza”. “Questo non è un gioco”, fa eco Chef Rubio a Casetta Rossa, spazio sociale autogestito nel quartiere della Garbatella a rischio chiusura e recentemente oggetto di attenzione da parte dell’amministrazione capitolina. “La cucina è incondizionata, come un dottore: non è che salvi chi ti sta simpatico e fai morire chi ti sta sul cazzo”.  

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