BILLY LYNN di Ang Lee, con Joe Alwyn, Garrett Hedlund, Kristen Stewart (USA/GB/Cina, 2016) Durata: 113’ Voto 2,5/5 (AMP)

Billy Lynn è poco più che un ragazzo quando da soldato speciale in missione in Iraq ha compiuto un’impresa degna degli onori nazionali. Per questo a lui e ai compagni della squadra Bravo viene accordata una licenza speciale per il Giorno del Ringraziamento. Schivo ma onestamente patriota, Billy accetta di buon grado di essere esibito allo stadio per le celebrazioni precedenti la partita di football di giornata. Scopre un universo ipocrita e violento del proprio Paese quasi ancor peggiore della guerra stessa, dove almeno alcune regole ancora valgono.  Concepito in un supersonico 3D in 4K e 120 fotogrammi al secondo, Billy Lynn contiene le premesse di maestà scenografico-tecnologica che – purtroppo – nessuno in Italia potrà permettersi per carenza di proiettori/sale sufficientemente equipaggiate. A nulla, dunque, servono le pertinenti e meritevoli motivazioni “narrative” di Lee per tali scelte linguistiche laddove non possono essere soddisfatte. Detto questo, l’opera contiene una sua dignità d’esistere, specie negli oscuri momenti dell’America trumpista.

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