La riorganizzazione dell’Inps, da mesi osteggiata dai sindacati, è partita. Il presidente Tito Boeri ha attribuito martedì gli incarichi dirigenziali di livello generale, proposti dal nuovo direttore generale Gabriella Di Michele, completando così il primo tassello del piano di ristrutturazione dell’ente con la riduzione da 48 a 36 delle direzioni generali, di cui 22 a livello regionale, e la creazione di tre nuove dirigenze territoriali a Roma, Napoli e Milano. Un piano che stando alle anticipazioni di Boeri consentirà all’ente di risparmiare 8 milioni di euro l’anno, assumere con quelle risorse centinaia di giovani laureati e di guadagnare efficienza, condizione necessaria per poter gestire lo strumento dell’Anticipo pensionistico (Ape) introdotto dalla legge di Bilancio.

A dirigere le Pensioni l’economista che guida l’istituto di previdenza ha chiamato Luca Sabatini, mentre Maria Sandra Petrotta è stata nominata alla direzione generale Entrate e recupero crediti, che ingloba anche l’ex direzione generale di Vigilanza guidata in precedenza da Fabio Vitale ora spostato alla direzione regionale del Lazio. Alle Risorse Umane è stato nominato Giovanni di Monde che prende il posto di Sergio Saltalamacchia ora direttore regionale per la Sicilia, agli Ammortizzatori sociali Maria Grazia Sampietro, alla Non autosufficienza Rocco Lauria e ai Servizi agli utenti sul Territorio Antonio Pone.

Antonello Crudo, in precedenza alla guida della direzione Pensioni, si occuperà Amministrazione finanziaria e servizi fiscali, mentre Vincenzo Damato che ha svolto le funzioni di direttore generale dopo le dimissioni di Massimo Cioffi guiderà la direzione Organizzazione e sistemi informativi. Alla direzione Appalti e acquisti è stato nominato Vincenzo Caridi, alla Pianificazione e controllo Giulio Blandamura. Sciolto anche il nodo della direzione Relazioni esterne alla quale Boeri ha chiamato Giuseppe Conte. I dirigenti inizieranno a ricoprire i nuovi incarichi a partire dall’1 febbraio. Subito dopo partiranno gli interpelli per gli incarichi dirigenziali di seconda fascia.

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