E’ polemica sugli elicotteri dei Vigili del Fuoco senza la strumentazione per volare di notte e su quelli del corpo forestale, assorbito dall’Arma dei carabinieri per effetto della riforma Madia, fermi nella base operativa di Rieti mentre l’intero centro Italia è in emergenza per il terremoto e sotto la neve. I deputati M5s Patrizia Terzoni e Massimiliano Bernini e la senatrice Elena Fattori hanno presentato un’interrogazione in cui chiedono “l’immediato sblocco degli elicotteri della Forestale” visto che “a quanto si apprende da notizia di stampa l’ex base operativa degli elicotteri del Corpo Forestale dello Stato di Rieti, presso l’aeroporto Ciuffelli, risulta attualmente chiusa con ben tre elicotteri fermi per l’espletamento delle procedure tecniche e burocratiche per l’acquisizione da parte dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco”. L’Arma in serata ha precisato che la base è aperta, ma nella sua nota ha spiegato che di fatto, tra quelli fermi per manutenzione e quelli non in grado di operare in queste condizioni climatiche, non c’è nessun mezzo disponibile per i soccorsi nella zona.

Fonti degli ex sindacati del corpo forestale sostengono che gli elicotteri del Corpo erano abilitati all’uso civile e la riconversione all’uso militare – richiesta con il transito ai Carabinieri – sarebbe oltremodo complessa oltre che costosa. Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, ha denunciato poi che i Vigili del fuoco non sono stati dotati degli strumenti e del numero di piloti necessari per far volare gli elicotteri di notte in caso di necessità di soccorso. “E parliamo di quegli elicotteri che già il 24 agosto 2016 hanno dovuto attendere la luce per trasportare i Vigili del Fuoco nelle zone terremotate rimaste isolate”, ha sottolineato Brizzi. “Quegli stessi elicotteri che anche questa mattina, non prima dell’alba, hanno trasportato i soccorritori all’hotel Rigopiano. I nostri Vigili del Fuoco, a 5 mesi dalle prime scosse sono in una situazione logistica surreale, con tende sepolte dalla neve, al freddo e con capi di vestiario e calzature non adatti a ghiaccio e neve, gli stessi che si usano negli incendi”.

In serata il comando generale dei Carabinieri ha precisato che “la base operativa degli elicotteri di Rieti, sita presso l’aeroporto Ciuffelli, già in uso al Corpo Forestale dello Stato e dal 1° gennaio 2017 acquisita dall’Arma, non è chiusa”. “Quanto all’impiego di elicotteri trasferiti, di base a Rieti e Pescara, dal Corpo Forestale dello Stato all’Arma dei Carabinieri – si legge ancora nella nota – va chiarito che gli NH500, efficienti, non sono nelle condizioni di operare nelle zone innevate nelle condizioni climatiche attuali, mentre dei tre AB 412 trasferiti all’Arma uno è operativo al nord Italia e gli altri due sono inefficienti da mesi, in attesa di interventi straordinari di manutenzione, così come i tre A 109“. In pratica “sono efficienti e in uso” solo “i tre AB412 già appartenenti all’Arma dei Carabinieri e a suo tempo bonificati dall’amianto, rischierati nelle basi, già appartenenti al Corpo Forestale, di Rieti e Pescara, attivi per missioni aeree di verifica dei rischi valanghe, con a bordo esperti Carabinieri Forestali. I velivoli sono utili anche per fornire assistenza agli allevatori, potendo trasportare fieno e alimenti per gli animali”, conclude il comando generale.

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