La Casaleggio Associati è pronta a querelare  “gli organi di stampa” e “diversi esponenti politici” che hanno diffuso “fake news” che davano la società come “parte contraente del codice etico del M5S” con i candidati o gli eletti. L’annuncio è arrivato sul blog di Beppe Grillo con un post firmato dal Movimento 5 stelle. La decisione, prosegue il post, arriva a seguito “della campagna diffamatoria portata avanti in questi mesi” e, si precisa, “che la società si riserva di procedere, a tutela della propria immagine, decoro e reputazione lesi dalla suddetta diffamazione, nelle sedi opportune”.

L’annuncio arriva dopo la decisione con cui il tribunale di Roma ha rigettato l’istanza presentata dall’avvocato Venerando Monello, che chiedeva la dichiarazione di ineleggibilità di Virginia Raggi e la nullità del contratto sottoscritto dalla stessa con il Movimento 5 Stelle. Una sentenza che, si legge nel post, porterebbe a dedurre tre principi.

Il primo è “che il Codice di comportamento del M5S e gli impegni in esso contenuti non sono cause che comportano la ineleggibilità dell’eletto o la decadenza della carica ricoperta”. Il secondo è  che non condiziona in alcun modo la libertà di manifestazione del voto da parte degli elettori e non produce conflitti di interessi”. Infine gli unici soggetti che potrebbero tentare di impugnare la “validità dell’impegno assunto sono gli stessi sottoscrittori”. In questo caso però, qualora lo facessero, “rinnegherebbero se stessi davanti a tutti gli elettori e farebbero capire che la loro parola data ai cittadini vale zero”. Già martedì Davide Casaleggio aveva smentito l’esistenza di un “contratto tra la Raggi” e la sua società, definendo la notizia una “fake news”.

Per M5S, prosegue il post, il codice di comportamento “persegue solo ed esclusivamente finalità lecite ed in favore dei cittadini”. E chiunque pensi che questo impegno sia “solo ‘carta straccia‘ tradisce evidentemente la fiducia ricevuta dai cittadini e riduce il proprio onore a carta straccia”. I parlamentari del Pd, concludono, “farebbero bene a iniziare ad occuparsi dei problemi dei cittadini e delle imprese anziché pensare solo a come far fuori il Movimento 5 Stelle e a mantenere le proprie poltrone”.

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