Stato di agitazione e un pacchetto di quatto giorni di sciopero in data ancora da definire. Al termine di un’assemblea fiume tra i giornalisti della redazione di Sky TG24, che si sono riuniti per oltre 4 ore, sono queste le decisioni prese all’unanimità contro il piano di riorganizzazione delle redazioni annunciato da Sky Italia martedì mattina, in cui sono previsti quasi 200 esuberi e un drastico ridimensionamento della sede capitolina del telegiornale a favore di quella di Milano.

“L’Assemblea ha espresso la propria contrarietà alla chiusura della sede di Roma in Via Salaria del telegiornale così come comunicata dall’azienda”, si legge nel comunicato della rappresentanza sindacale dei giornalisti, il Comitato di Redazione. “Il cdr ribadisce la propria preoccupazione – si legge – per le ricadute occupazionali e per l’impatto sulla vita di centinaia di colleghi e delle loro famiglie. Il piano, così come presentato, porterebbe allo sradicamento del nostro telegiornale che fin dalla prima edizione nel 2003 va in onda da Roma e che, nella Capitale, ha costruito la sua credibilità dimostrando di essere un protagonista del panorama informativo italiano”.

Le prime dure reazioni si erano avute già dopo la presentazione, da parte dell’amministratore delegato Andrea Zappia, del piano dell’azienda del gruppo Murdoch, da cui emergono solo per la capitale 120 esuberi tra tecnici e giornalisti, oltre a 300 trasferimenti a Milano su un totale di circa 6oo dipendenti. I giornalisti si sono presentati urlando “buffoni” e “pagliacci” e mostrando cartelli con la scritta “Sky deve rimanere a Roma”. Con due comunicati, anche l’associazione Stampa romana e la Federazione nazionale stampa italiana si sono schierati al fianco dei dipendenti di Sky TG24.

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