“Noi eravamo quelli dello streaming, della trasparenza, della compartecipazione e della condivisione, eravamo cittadini che entrano nelle istituzioni e si fanno Stato, istituzioni che dovevamo aprire come una scatoletta di tonno. A Civitavecchia nulla di tutto questo è accaduto. Io non mi sento più a casa nel M5S”. Così all’Adnkronos la presidente del Consiglio comunale, Alessandra Riccetti, ha motivato la decisione di uscire dal Movimento 5 Stelle. “Non ne sono sorpreso, da tempo la sua attività politica era in aperto contrasto con quella del M5S”, ha commentato il sindaco della cittadina laziale Antonio Cozzolino. Gli attriti maggiori riguardano la questione del Cara e del forno crematorio industriale. “La maggioranza del gruppo è compatto”, sostiene il primo cittadino.

Il sindaco ha chiesto le sue dimissioni, ma Riccetti ha deciso di continuare a mantenere il suo ruolo istituzionale. “Gli episodi accaduti lo scorso anno hanno reso la mia decisione definitiva”, ha detto nella conferenza stampa in cui ha comunicato il suo addio al M5S. “Io ho iniziato nel Movimento per un cambiamento nella politica – ha spiegato – fatta con la gente e per la gente, basata su principi e valori in grado di ridare dignità e rispetto alla comunità che ci chiede di essere rappresentata. Ho sempre sostenuto che il rapporto con il territorio è un elemento fondamentale e imprescindibile per il progresso di una comunità”. “Amministrare una città non è facile – ha aggiunto – ma qui entra in gioco il fulcro della compartecipazione e della condivisione. Io oggi nel M5S non mi sento più a casa mia”.

L’addio ai Cinquestelle della presidente del Consiglio Comunale non è un fulmine a ciel sereno. Neanche un mese fa, il 22 dicembre, alcuni attivisti del Movimento avevano redatto un comunicato stampa per chiedere le sue dimissioni. Su diversi episodi, come ammette la stessa Ricetti, si è trovata a pensarla diversamente dai suoi colleghi grillini e per questo era finita ‘sotto inchiesta’. “In merito alla questione del Cara mi fu nascosto, il giorno del Consiglio comunale, che dal nazionale era arrivata la richiesta di posticipare la discussione della delibera – ha spiegato in conferenza – Quest’estate c’è stato un processo sommario con aggressioni verbali e sessiste nei confronti di una consigliera e ancora aspetto le scuse”. “Mi è stato negato l’accesso agli atti relativo alle società partecipate dal Comune, in quanto la richiesta sarebbe arrivata da ‘persona non pertinente’ – ha poi aggiunto Riccetti – ho fatto una richiesta di chiarimento rispetto alla realizzazione del forno crematorio ma anche di questo non ho ancora conoscenza”.

Alla domanda se ci siano altri consiglieri che potrebbero seguirla Ricetti ha risposto: “Questo non lo so, bisogna vedere che cosa succederà nelle prossime ore”. Il sindaco Cozzolino però ha replicato: “La maggioranza del gruppo è compatto con l’azione dell’amministrazione. Abbiamo avuto dei dissidi interni quest’estate, se qualcuno si fa prendere dai mal di pancia non lo so. Allo stato attuale andiamo avanti”. Il primo cittadino liquida come “strumentalizzazioni” le criticità riguardo al Cara e al forno crematorio industriale, che hanno portato allo scontro con la presidente del Consiglio Ricchetti ma anche al malcontento di alcuni cittadini. La mattina di mercoledì 11 gennaio sono apparsi sui muri di Civitavecchia manifesti contro il sindaco e il M5S. “Penso che questi manifesti siano stati redatti da persone che avversano questa amministrazione da quando ci siamo insediati”, ha commentato Cozzolino. Poi ha concluso: “C’è un gruppo di persone che mira a far cadere questa amministrazione da parecchio tempo, non c’è niente di nuovo o di strano”.

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