“Da euroscettici con Farage e l’Ukip, ad euroscettici dentro un altro gruppo. La nostra linea politica non cambierà di una virgola su Euro, Europa e Nato”. Così ai microfoni de ilfattoquotifdiano.it il deputato pentastellato Manlio Di Stefano, arrivando alla Camera, sul voto on-line che ha sancito il passaggio del M5S nel gruppo ‘Alliance of Liberals and Democrats of Europe’. “La nostra linea politica non cambia perché aderiamo ad un altro gruppo politico”. Di Stefano è certo che all’interno del nuovo eurogruppo il M5S “avrà totale libertà di voto”. Poi precisa: “Io ho votato per non aderire all’Alde e sarei rimasto dove stavamo, perché non c’era motivo di cambiare i nostri equilibri, anche se vero è che Farage aveva raggiunto il suo obiettivo e non aveva senso continuare in un gruppo che oggettivamente non poteva portare più da nessuna parte”. E aggiunge: “Nella logica di avere un peso specifico maggiore questa credo sia una scelta che può avere senso”. Sulle perplessità e sulla discussione nata dalle modalità che hanno portato a questo cambio repentino di posizione all’interno del Parlamento Europeo, Di Manlio dichiara: “Dal nostro regolamento, l’adesione ad un gruppo al parlamento Europeo, quindi firmato anche dai miei colleghi ‘europei’, spetta al capo politico, quindi a Grillo. Detto ciò: hanno scelto cinquanta mila italiani. E comunque – prosegue – i termini dell’accordo pare che andassero avanti da un po’ di tempo, privatamente”.

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