Ulf Karlsson è stato condannato per diffamazione per le allusioni sull’ipotetico utilizzo di sostanze dopanti da parte del connazionale Zlatan Ibrahimovic e dovrà pagare circa 25mila euro. Lo scorso aprile, durante un dibattito sul doping nello sport, l’ex ct dell’atletica svedese dal 2001 al 2004 aveva lanciato sospetti sulla crescita muscolare del suo connazionale quando giocava nella Juventus. “Ha preso 10 chili in sei mesi, non è fisicamente possibile”, è una delle frasi incriminate pronunciate da Karlsson e poi ribadite successivamente, in modo ancora più esplicito, in un’intervista (“Secondo me era dopato”).

L’ex ct dell’atletica svedese ha poi fatto retromarcia, riconoscendo di essersi espresso “in modo impreciso e inopportuno”, ma non gli è bastato per evitare la querela e la condanna al pagamento di 24mila corone decisa oggi in primo grado dal tribunale di Karlstad. Karlsson è stato punito solo per le frasi pronunciate pubblicamente, non per i concetti da lui espressi a un giornalista dopo il dibattito e poi rilanciate da diversi media. Ibrahimovic non si è presentato all’udienza sul caso che si è svolta a dicembre. L’attaccante, da quest’anno in forza al Manchester United, non aveva presentato una richiesta di danni ma tramite i suoi legali aveva chiesto che fosse lo stesso Karlsson a pagare le spese processuali in caso di condanna.

L’avvocato di Karlsson, Johan Eriksson, dopo la sentenza ha spiegato che studierà le motivazioni prima di prendere in considerazione un eventuale ricorso.

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