Musica

“David Bowie scoprì di essere malato terminale tre mesi prima di morire”: il documentario della Bbc

'David Bowie: The Last Five Years' in onda dalle 21 (22 in Italia) e disponibile per i prossimi 30 giorni su Bbc iPlayer. "Alla fine delle riprese - racconta oggi Johan Renck, il regista che lo ha diretto nel suo ultimo video 'Lazarus' - ha capito che tutto era finito"

di F. Q.

Aveva scoperto che il suo cancro era incurabile solo tre mesi prima di morire. È quanto rivela ‘David Bowie: The Last Five Years‘, documentario di Bbc2 in onda questa sera alle 21 (22 in Italia) in occasione del primo anniversario della morte del Duca Bianco, avvenuta il 10 gennaio 2016. Uno sguardo inedito sulla sua vita e sulla sua carriera che sarà disponibile per 30 giorni su Bbc iPlayer.

La scomparsa di Bowie avvenne due giorni dopo il suo 69esimo compleanno e l’uscita del suo ultimo album, Blackstar, lavoro che oggi molto vedono carico di riferimenti alla fine della sua vita. Secondo il documentario della Bbc, Bowie avrebbe appreso della gravità della sua situazione mentre girava il videoclip di Lazarus. “Alla fine delle riprese – racconta oggi Johan Renck, il regista che lo ha diretto – ha capito che tutto era finito”. Nel documentario ci sono anche registrazioni inedite di Lazarus, oltre a interviste ai parenti del cantante, che riveleranno aspetti intimi della sua vita.

Bowie, classe 1947, ha lasciato un’eredità vastissima di testi, canzoni, film, interpretazioni teatrali, costumi, che costituiscono una rarità nella storia della musica. Tappe e successi che vengono ripercorsi l’8 gennaio – giorno in cui avrebbe compiuto 70 anni – su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky ) con il film di Sonia Anderson Bowie – The man who changed the world, in onda alle 21.15.

Dalla sua infanzia a Brixton fino all’adolescenza nel Kent, passando dai primi approcci con il sassofono, la prima band, gli anni da solista, la gavetta dei pub, e i primi live. Si seguiranno tutte le tappe della carriera che lo portarono a diventare prima un idolo folk, poi del glam rock, fino a incarnare altri personaggi: da Ziggy Stardust al Duca Bianco, in un crescendo che lo portò a sperimentare generi sempre diversi e ad affermarsi come un’artista impossibile da etichettare. Uomo dai mille volti, David Bowie ha lasciato un segno profondo nella cultura del ventesimo secolo. Nel documentario si racconta, attraverso interviste esclusive a Bowie stesso e ai suoi amici e collaboratori, la storia di un personaggio poliedrico diventato un’icona della musica e della cultura pop contemporanea che ha ispirato con la sua arte intere generazioni.

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