Durissimo botta e risposta a Otto e mezzo (La7) tra il parlamentare di Forza Italia Gianfranco Rotondi ed il portavoce alla camera dei deputati del M5S Alfonso Bonafede. Tema del contendere: i vitalizi ed i costi della politica. L’esponente pentastellato richiama l’attenzione sulla restituzione di una parte dei loro stipendi per il finanziamento delle piccole e medie imprese. Tesi contestata dal parlamentare forzista, riducendo l’iniziativa del movimento di Beppe Grillo ad una sorta di elemosina: “Achille Lauro, in anni lontani, regalava la scarpa. Fanno male a dare quei soldi, il cattolicesimo politico nasce quando si sostituisce l’idea dello stato al concetto della carità”. Netta la replica di Bonafede: “Qui non si tratta di carità ma di fare politica senza stipendi faraonici e in parlamenti i partiti hanno votato contro”. L’ex ministro replica: “Hanno fatto bene, perché sono tutte sciocchezze. La politica non è l’elemosina da quello che uno prende di stipendio, ma la capacità di gestire il bilancio dello stato in modo solidale. La vostra è un’elemosina, sono il caffè che offriamo noi al bar”. “Quando lei avrà restituito un euro dei soldi che prende allora potremmo parlarne”, replica Bonafede. “Io non ci penso nemmeno”, risponde invece il deputato forzista che conclude: “Non è il mestiere per il quale vengo votato. La gente non vuole che io faccia beneficenza. La gente da me vuole stare meglio”.

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