Autorevole linguista, ex ministro dell’Istruzione, presidente del comitato direttivo del Premio Strega, socio dell’Accademia della Crusca, direttore della Fondazione Bellonci. Tullio De Mauro, morto oggi a 84 anni nella sua casa di Roma, è stato una delle figure più importanti della cultura italiana del Novecento. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla rivista Internazionale, diretta dal figlio Giovanni e in cui il letterato di origini napoletane (era nato a Torre Annunziata) curava alcune rubriche. “E’ morto Tullio De Mauro. Linguista, docente universitario, autore del Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unita, aveva 84 anni. È stato ministro della pubblica istruzione dal 2000 al 2001″ si legge sul sito di Internazionale. Il professor De Mauro era il fratello di Mauro De Mauro, il giornalista de l’Ora di Palermo rapito e ucciso da Cosa nostra il 16 settembre del 1970, il cui corpo non è mai stato ritrovato.

“Ricordo Tullio De Mauro maestro appassionato per quanti amano la scuola, la ricerca e la lingua italiana” ha scritto il premier Paolo Gentiloni su Twitter. “Il suo dizionario è nelle case degli italiani, il suo insegnamento nella memoria di tanti ricercatori. ‘Non omnis moriar‘, Tullio De Mauro” ha invece scritto sul popolare social network l’ex ministro Stefania Giannini.

Nato a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, il 31 marzo 1932, Tullio De Mauro si laureò a Roma in lettere classiche nel 1956 con Antonino Pagliaro e Mario Lucidi. Libero docente di glottologia nel 1961, è stato assistente ordinario dal 1958, professore incaricato dal 1961, professore straordinario e poi ordinario dal 1967 insegnando materie linguistiche e filosofia del linguaggio nella facoltà di Lettere della Sapienza di Roma e nelle Università di Napoli Orientale, Palermo e Salerno. Nel 1967 De Mauro fu vincitore del primo concorso italiano di linguistica generale. Presidente della Società di Linguistica Italiana, di cui è stato uno dei fondatori, della Società Italiana di Filosofia del Linguaggio, della Fondazione Mondo Digitale , del comitato direttivo del Premio Strega.

Era socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dei Lincei e faceva parte dell’Associazione Italiana di Linguistica Applicata, della società Dantesca Italiana e dell’associazione Storici della Lingua Italiana. Nel 2011 ha ricevuto la life honorary membership dell’American Association of Teachers of Italian.
Era dottore honoris causa dell’Università Cattolica di Lovanio, dell’Ècole Normale Supérieure di Lione, dell’Università Waseda di Tokyo, dell’Università di Bucarest (2009), dell’Università Sorbonne Nouvelle di Parigi, dell’Università Pablo de Olavide di Siviglia e dell’Università di Ginevra. Ha tenuto corsi e conferenze in numerose università in Italia e all’estero. Autore di numerosi volumi, in parte tradotti in altre lingue – tra cui spiccano Storia linguistica dell’Italia unita, Introduzione alla semantica, Le parole e i fatti,  Guida all’uso delle parole – per la casa editrice Utet ha curato alcune opere monumentali come il Grande dizionario italiano dell’uso e il Grande dizionario italiano dei sinonimi e dei contrari.

 

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