Mentre tutto attorno ci sembra impazzito e troppo negativo, vi voglio raccontare cinque notizie che, forse, sono passate inosservate nel 2016 appena passato. Cinque parole per iniziare meglio l’anno: integrazione, ecologia, coraggio, salute, esempio.

1) Integrazione
Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è stato inserito da Fortune al quarantesimo posto della classifica dei cinquanta uomini più influenti del mondo. Riace, grazie alle politiche di accoglienza nei confronti dei migranti, è risorta e il suo centro storico, che era da anni spopolato, con l’innesto di oltre 6mila richiedenti asilo provenienti da venti diverse nazioni, ha ripreso a vivere di luce propria con una politica di integrazione che non ha precedenti in Italia. I nuovi cittadini sono stati inseriti perfettamente nel tessuto culturale cittadino facendo da volano per la ripresa di molte piccole attività imprenditoriale e artigianali del piccolo borgo. Tutto questo è accaduto mentre in Italia i nostri politicanti facevano a gara per mostrare la loro intolleranza, mentre nei Tg campavano dichiarazioni xenofobe e razziste. Ecco, mi piace ricordare questo che è diventato il simbolo della solidarietà che produce produttività proprio nelle ore in cui il nostro governo parla di “raddoppio di espulsioni dei migranti” e programma l’aumento dei Cei: veri campi di concentramento legalizzati.

2) Ecologia
La guerra al terrorismo, le grandi crisi internazionali, i problemi ambientali legati al surriscaldamento del pianeta si risolveranno solo quando riusciremo a rinunciare completamente alle energie fossili. Ecco perché è importante la notizia che per la prima volta quest’anno la capacità complessiva delle nuove centrali elettriche a energie rinnovabili ha superato quella degli impianti a combustibili fossili. In altre parole, tra le nuove fonti di elettricità installate sul pianeta durante il 2015, vento, energia solare e altre fonti rinnovabili hanno prodotto più gigawatt rispetto a carbone e petrolio (anche se il traguardo è stato raggiunto nel 2015, è stato comunicato solo quest’anno). Siamo sulla strada giusta, lo spiega il rapporto della U.S. Energy Information Agency, sulla base delle attuali leggi in vigore, delle forze di mercato e delle tendenze nelle politiche governative, le energie rinnovabili supereranno il carbone come prima fonte di elettricità a livello globale entro il 2040, se non prima. A questo bisogna aggiungere i risultati degli accordi di Parigi: sarà importante che l’Europa, che ha ratificato in ottobre gli accordi, si unisca nel far rispettare agli Usa, nonostante la vittoria di Trump, gli impegni sulla riduzione delle emissioni.

3) Coraggio
“Non nascondo le mie protesi perché fanno parte di me, vado fiera delle protesi e delle mie cicatrici, anche se capisco che non tutti le vivono così. Per me sono un aggettivo positivo”. Bebe Vio è sicuramente l’atleta italiana che ha incarnato il coraggio nella sua quintessenza. La sua capacità di reagire, di lottare e di trasformare le sfide che la vita le ha messo davanti in un valore unico l’ha trasformata in una icona positiva per tutti noi che spesso non apprezziamo abbastanza il valore delle nostre esistenze.

4) Salute
Sembrava una lotta impari per combattere uno dei mali del secolo, ma, nel luglio del 2016 c’è stata la svolta: “Lo Stato uruguayano ha vinto un’immensa battaglia per la salute pubblica creando un precedente”, ha annunciato trionfante il presidente e medico Tabaré Vázquez alla notizia che l’Uruguay era risultata vittoriosa nella causa intentata dalla Philip Morris che aveva chiesto 25 milioni di dollari di danni, per le perdite causate dall’introduzione di regole antitabacco da parte del Paese latinoamericano. Avendo perso la causa la multinazionale statunitense dovrà pagare 7 milioni di dollari all’Uruguay; il presidente Tabaré Vázquez ha deciso di investire parte della compensazione per i pensionati del suo Paese. In tutte le nostre famiglie purtroppo dobbiamo fare i conti con i danni alla salute di molti nostri cari causati dal tabacco. Questa vittoria ci incoraggia a proseguire le nostre battaglie.

5) Esempio
La Norvegia a giugno del 2016 ha annunciato due obiettivi ponendosi all’avanguardia nel mondo rispetto alla lotta per la salvaguardia del pianeta. Infatti è diventato il primo Paese al mondo a deforestazione zero. Il governo di Oslo ha preso l’impegno di perseguire una politica di procurement e appalti pubblici che escluda del tutto la deforestazione, scegliendo solo beni e servizi che non comportino l’abbattimento indiscriminato di alberi. All’inizio dell’estate il parlamento della nazione europea ha anche approvato un piano che permetterà di ottenere la carbon neutrality venti anni prima del previsto, ovvero nel 2030 e non più nel 2050. In altre parole, l’obiettivo che si è prefissato il Paese nord-europeo è di portare a zero il bilancio netto delle proprie emissioni nocive per l’ambiente. Con questi due esempi il Paese ha dimostrato che se un governo vuole realmente impegnarsi per fermare la distruzione del nostro pianeta, lo può fare. Basta volerlo.

Ecco, di segnali positivi avvenuti nel 2016 ce ne sarebbero tantissimi, ma siamo circondati dalle notizie negative con le quali i Tg e i principali quotidiani ammorbano le nostre serate: sembra non esserci scampo.  Ma per questo 2017 che è appena iniziato proviamo a raccontarci anche tutte le storie che consentono di augurarci un mondo più bello e vivibile. Perché lasciare aperta la porta alla speranza è la migliore assicurazione sulla vita dei nostri figli.

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