Il ministro per la sicurezza britannico evoca il rischio di attacchi chimici da parte dell’Isis in Gran Bretagna e in Europa. L’ambizione di Daesh “è compiere attacchi che causino stragi di massa”, ha affermato Ben Wallace in un’intervista al Sunday Times. “Non hanno ostacolo morale a usare armi chimiche contro le popolazioni e, se potessero, lo farebbero in questo Paese”, con un elevato numero possibile di persone coinvolte. La testata precisa però che non è stato identificato alcun piano specifico del genere, ma che i servizi di sicurezza britannici hanno condotto esercitazioni per prepararsi a rispondere a questa eventualità.

I precedenti non mancano. Lo Stato islamico ha usato il gas mostarda a Marea, in Siria, nell’agosto 2015, secondo l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. Per Wallace, lo smantellamento della cellula dell’Isis in Marocco è la prova che il gruppo mira a commettere attacchi chimici altrove. “Le autorità marocchine hanno smantellato una cellula che aveva a che fare con armi chimiche, hanno recuperato sostanze chimiche e biologiche tossiche e una grande quantità di fertilizzante”, ha spiegato il ministro. “Le sostanze avrebbero potuto essere usate per produrre esplosivi artigianali ed essere trasformate in tossine mortali”.

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