Ha perso l’occhio destro e la mano sinistra l’artificiere della Polizia che a Firenze è rimasto ferito dall’esplosione di un ordigno avvenuta intorno alle 5:30 della notte di Capodanno. La bomba si trovava davanti alla sede della libreria ‘Il Bargello’ che fa riferimento a Casa Pound. L’artificiere, ricoverato all’ospedale di Careggi, è stato sottoposto a intervento chirurgico, dopo le gravi ferite soprattutto alle mani e al volto. “Il 2017 inizia malissimo per i poliziotti. Un bravissimo artificiere per disinnescare una bomba ha purtroppo perso la mano sinistra e l’occhio destro”, ha detto Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. Il ferito è un sovrintendente della polizia in servizio nel nucleo artificieri della Questura di Firenze, di 39 anni, originario del salernitano.

Verso le 5 di mattina una pattuglia della Digos che controllava obiettivi sensibili ha notato un involucro sospetto infilato tra le maglie della serranda della libreria in via Leonardo Da Vinci, non lontano dal centro storico. Era un pacco con fili elettrici e un timer: gli agenti hanno capito subito che non poteva essere, per dimensioni e forma, un grosso petardo della notte di San Silvestro. La pattuglia ha chiamato la questura, sono arrivati una volante e gli artificieri, la zona è stata isolata, come secondo procedura. Gli artificieri giunti sul posto stavano lavorando al disinnesco dell’ordigno, quando è avvenuto lo scoppio. Sono state avviate le prime indagini condotte dalla Digos, una volta informato il procuratore capo Giuseppe Creazzo, e sono in corso delle perquisizioni nell’ambiente dell’area anarchica fiorentina, secondo quanto appreso dall’Ansa. La stessa agenzia riferisce che la bomba, di tipo artigianale, conteneva anche parti metalliche.

“Grazie al pronto intervento delle volanti e degli artificieri – ha affermato il segretario Silp Cgil Tissone – a Firenze i cittadini hanno trascorso un Capodanno in sicurezza, anche se i lavoratori in divisa hanno pagato un prezzo altissimo. Episodi come questo sono il frutto anche di una tensione sociale forte nel Paese. La politica dia finalmente risposte e eviti polemiche strumentali”. Il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Si tratta di un episodio gravissimo e senza alcuna giustificazione. All’agente ferito va la solidarietà mia e dell’intera città”. “I colpevoli devono essere presto assicurati alla giustizia – ha concluso il primo cittadino – Firenze è città di pace e non è rappresentata da orrori di questo genere”.

La libreria Il Bargello, centro culturale di destra cui fanno riferimento circa 150 soci, è da tempo nel mirino dell’antagonismo fiorentino e degli ambienti anarchici, che premono per farla chiudere.  Il 14 gennaio 2016, di sera, una ventina di incappucciati ha assaltato il locale quando aveva sede in via d’Annunzio. La porta a vetri è stata danneggiata. Sempre in via D’Annunzio, la notte tra il 2 e il 3 febbraio 2016 è esplosa una bomba-carta davanti alla sede della libreria: danneggiato il bandone del negozio e il vetro di un’auto in sosta. Sul muro di un palazzo sul lato opposto della strada è rimasta una scritta a favore della liberazione di tre anarchici che avevano incendiato, nel Parmense, la casa di un militante di Casapound. Altri episodi simili si erano registrati nel 2015.

“Dobbiamo avere il coraggio di iniziare a chiamare le cose col proprio nome”, scrive in una nota Saverio Di Giulio, responsabile di CasaPound a Firenze, esprimendo solidarietà al poliziotto ferito. “Siamo di fronte ad un vero e proprio attentato terroristico che in niente come modalità e forma mentis si differenzia da quelli dell’Isis. Gli attentatori con un ordigno di quel tipo hanno accettato l’idea di poter colpire chiunque potesse casualmente passare da lì”.

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