È stata annullata la prima seduta del consiglio comunale di Milano in programma dopo l’autosospensione del sindaco Giuseppe Sala seguita alla notizia delle indagini a suo carico per l’appalto della piastra di Expo. La richiesta delle opposizioni è stata accolta dal Pd: “Visto che il sindaco stamattina ha acquisito dei dati dalla procura – spiega il capogruppo democratico a Palazzo Marino Filippo Barberis – aspettiamo che vengano fatte delle valutazioni in modo che poi l’Aula possa essere prontamente aggiornata”. Denunciano il rischio stallo i partiti all’opposizione: “La scelta di Sala sta generando la paralisi amministrativa – sostiene Gianluca Comazzi di Forza Italia -. È saltato il cda della Scala, il sindaco non si è presentato al confronto della tre giorni sugli scali ferroviari, la seduta del consiglio comunale è saltata, e non è nemmeno chiaro quali deleghe siano state assunte dalla vicesindaco”. Critico anche Basilio Rizzo di Milano in Comune: “Di fronte a quello che è successo è evidente che i lavori del consiglio comunale non possono cominciare senza che il sindaco si presenti in aula: se Sala non è disponibile, non si può fare”. Per Gianluca Corrado del M5S, “se c’è un problema serio con Expo, Sala si dimetta. Altrimenti che torni il prima possibile. Noi abbiamo chiesto che il primo punto all’ordine dei lavori sia la sua relazione: sarebbe surreale discutere in consiglio comunale di altro, quando tutti discutono di questo”

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