Benvenuti a Ten Talking Points, l’unica rubrica che è sempre in tour tra teatro e libri e quindi, non potendo vedere una mazza della serie A, si ispira sempre più a Nardella: nel senso esistenziale, estetico e letterario, ma più che altro nel senso che parla un po’ alla cazzo. Altre considerazioni.

1. Tra le poche certezze della vita, ci sono le coppie che si sfaldano perché vedi la tua compagna in ciabatte (e viceversa), l’inutilità del voto e il fatto che il Torino andrà in vantaggio nel derby per poi farsi puntualmente rimontare. Possibilmente con mille rimpianti. Sempre così. Prevedibile come un editoriale di Giavazzi.

2. La Juve, come vi avevo detto, dopo la sconfitta con il Genoa le avrebbe vinte tutte. I bianconeri si ispirano a quell’Antico Testamento che illuminò anche Capossela nella monumentale Non trattare: “Finché nel sangue dell’empio/ Mi laverò i piedi”. E’ irrilevante il gioco, come lo è l’entità numerica della vittoria. Conta solo spezzare le reni all’infedele connazionale. La Juve concepisce la sconfitta come affronto imperdonabile: se perde, poi non fa prigionieri. Ha già vinto lo scudetto, è già nei quarti di Champions League e la Roma sconterà sabato la pena come sempre. Giletti campione del mondo.

3. Chi critica Higuain non capisce un Gozi.

4. Il Milan, tra Roma e Atalanta, farà un punto se va bene (al Milan). Ieri meritava il pareggio, ma non è colpa di Spalletti se ormai Niang sembra Jim Messina. Noto poi che è tornato in campo Bertolacci. Fa piacere. Mi era mancato come la Boschi al governo.

5. #epicbrozo.

6. Il Napoli è già eliminato dalla Champions, anche se resterà il bel ricordo di un primo posto nella fase a gironi e col Real Madrid verrà eliminato non senza fiammate. Che Gue Sarri molto sfortunato. Di contro c’è un terzo posto già suo, tenendo conto del pareggio o sconfitta del Milan e della sconfitta della Roma. Entrambe vivranno il calvario agonistico sabato, quindi il Commodoro Marxista potrà scendere in campo domenica sapendo che, superando gli uomini di Sinisa Farinacci, avrà la seconda piazza a un solo punto. Si metta poi agli atti come Mertens sia spesso Luce e Iridescenza.

7. Quanto asserito per il Napoli vale anche per la Lazio, che nell’indifferenza pressoché generale signoreggia, è a pari punti con il Napoli e senza la sconfitta non troppo meritata nel derby poteva essere come minimo già terza.

8. La Fiorentina supera il Sassuolo con i consueti patemi finali. Decisiva la doppietta di Kalinic. Ancor più decisive le sostituzioni di Paulo Sousa, che al 47’ ha sostituito Bernardeschi con Lotti, Tatarusanu con Carrai e Borja Valero con Nardella.

9. La lotta per la salvezza è una Ciapanò Deluxe tra Palermo, Pescara, Crotone (che comunque sabato ha vinto) ed Empoli. Ne resterà solo una, come in un remake del menga di Highlander. Tutto questo è molto appassionante. Mi ricorda i tempi in cui bevevo gazzosa scipita guardando il tramonto con la Bonafè. Era bello.

10. Il Liverpool continua a buttare via punti come se non ci fosse un domani. Klopp è bravo, ma se il suo hobby è girare di notte come un coglione con la Mokka, qualche problema grosso irrisolto deve averlo per forza.

A lunedì, e che il carisma di Gentiloni vi sia lieve.

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