NON C’È PIÙ RELIGIONE di Luca Miniero, con Claudio Bisio, Alessandro Gassman, Angela Finocchiaro (Italia, 2016) Durata: 93’ Voto 2/5 (AMP)

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Quando mancano i neonati, il presepe vivente deve ricorrere ad alternative: un bambolotto o l’“importazione” di un bambinello da un altrove limitrofo. La comunità di un paesino delle Tremiti – famosa per il suo presepe umano – si trova improvvisamente in questa situazione e pur di mantenere viva la tradizione ricorre al villaggio arabo nelle vicinanze che non conosce ancora la crisi delle nascite. Il problema comunque resta di estrema gravità giacché profanare la sacra culla con un musulmano è materia da scomunica. Ad affrontare la questione è il sindaco Cecco e suor Marta, che si recano dal capo “arabo” Bilal – all’anagrafe il loro amico d’infanzia Marietto – per trovare un degno compromesso. A risultare è un presepe multireligioso e multietnico senza precedenti, pura delizia per le ibridazioni contemporanee. Miniero ci sa fare con gli incontri inter-culturali e lo ha ben provato adattando per l’Italia i plot di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, purtroppo però questa sua nuova commedia non riesce a soddisfare le pur nobili suggestioni a cui ambiva. Complice una sceneggiatura poco compatta che non armonizza l’eccessiva quantità di elementi che contiene. Anche la regia appare opaca, a tratti sfiduciata, con la conseguenza di un effetto divertente solo dove gli attori mettono del proprio. Peccato.

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