Soddisfazione per lo schiaffo a Bruxelles per le destre, preoccupazione per il futuro delle istituzioni Ue, il populismo crescente e l’instabilità dell’Italia per le sinistre. Mentre, per parte sua, la Commissione europea rassicura, guarda al successore di Renzi a Palazzo Chigi e invita a proseguire il cammino delle riforme. Sono queste, in sintesi, le reazioni della politica in Europa dopo l’esito del referendum costituzionale, che con uno schiacciante 59% ha bocciato la riforma proposta dal governo Renzi. Che è finito, come ha annunciato nella notte lo stesso premier, ormai dimissionario. Ma la portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas ha chiarito che Bruxelles non considera il risultato “una minaccia alla stabilità finanziaria dell’Eurozona” anche perché “le autorità sono preparate ad affrontare la situazione”. Poi ha ribadito: “La ricerca delle riforme deve continuare. L’onda non è scaduta ieri sera”.

E anche il commissario agli affari economici Pierre Moscovici rassicura e guarda al futuro dell’Italia: “Siamo stati tutti toccati dall’esito del referendum, Renzi ha scelto di dimettersi – ha detto entrando all’Eurogruppo -. Voglio dire che è stato un buon premier che ha fatto importanti riforme sociali ed economiche. Abbiamo fiducia nelle autorità italiane, è un Paese solido su cui possiamo contare”. Per il commissario, poi, “non bisogna fare psicodrammi, è un voto italiano su una riforma italiana. E’ inutile esagerare con le reazioni“, incluso ipotizzare una nuova crisi dell’Eurozona. La priorità è la situazione economica anche per il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem: “Dobbiamo vedere cosa succede e che cosa deciderà il presidente – ha detto -. L’Italia è un’economia forte, una delle più grandi dell’Eurozona. E’ un Paese che ha forti istituzioni, quindi ci sarà un altro governo, qualunque cosa accada, e dovrà affrontare la situazione economica in Italia“.

Merkel: “Rispettiamo la decisione degli italiani” – Ritiene importante “rispettare la decisione degli italiani” la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha sempre sostenuto le riforme promosse dal governo Renzi ed è “dispiaciuta” delle sue dimissioni. Conferma che la Germania è pronta a collaborare con il prossimo governo italiano, così come ha detto un portavoce di Downing Street. Osserva da lontano il risultato italiano anche il Cremlino che lo reputa “esclusivamente un affare interno”. “Non abbiamo il diritto e non vogliamo fare valutazioni a riguardo”, ha spiegato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Ha definito Renzi “un sostenitore di un dialogo attivo e costruttivo ad alto livello” tra Russia e Italia, “e per di più non da protocollo ma pieno di contenuti, che ha permesso di risolvere questioni concrete di cooperazione economico-commerciale, di investimenti e di altro. Perciò – ha concluso il portavoce del Cremlino – apprezziamo molto il suo ruolo”. Concorda con la posizione della Commissione Ue il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che insiste sul “bisogno urgente di un governo e di riforme” e ritiene che non si possa parlare di crisi dell’euro. Il risultato elettorale preoccupa invece Berlino secondo il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, ad Atene per incontrare il primo ministro Alexis Tsipras.

Le Pen: “Gli italiani hanno ripudiato l’Unione e Renzi” – Soddisfatti invece dell’esito della consultazione i leader delle destre Ue Nigel Farage e Marine Le Pen. Per il leader dell’Ukip britannico l’esito referendario è “un colpo di martello contro l’Euro e l’establishment pro-Ue che ha dato agli italiani più povertà, disoccupazione e meno sicurezza a causa dell’immigrazione di massa. La Ue – ha proseguito – sta barcollando da una crisi all’altra: rapide elezioni appaiono necessarie in modo che gli italiani abbiamo l’opportunità di liberarsi dell’establishment pro-Ue“. Un commento sullo stesso tono quello della leader del Front National Marine Le Pen: “Gli italiani hanno ripudiato l’Unione e Renzi. Dobbiamo ascoltare questa sete di libertà delle nazioni e di protezione! #referendumcostituzionale“.

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