Il cellulare squilla, mentre io sono completamente preso con L’ipotesi del male di Donato Carrisi. Mi sa che lascio squillare. Poi vedo la scritta sul display che si illumina: “Pina”.
Dopo i convenevoli di circostanza (come stai, hai mangiato, come va la tua schiena, Alberto studia?) mia madre va subito al dunque.

“Saruccio – lei è l’unica che mi chiama ancora così – ma che devo votare domenica?”
83 anni portati discretamente bene, donna forte siciliana con la mente ancora lucida. Vive a Ravenna, e la sua telefonata e d’uopo un paio di giorni prima di qualsiasi elezione. Si fa spiegare la situazione e poi decide. Ma questa volta faccio fatica anche io.

“Mamma, che ti devo dire, io credo che la Costituzione la si possa cambiare ma questa riforma fa acqua da tutte le parti

“Ma riducono le spese, quindi voto Sì?”

“No, mamma, aspetta, ti stavo spiegando che non mi piace. Non mi piace perché se lo scopo era ridurre le spese, sarebbe bastato dimezzare tutti i parlamentari. Abolendo questo Senato in realtà non si risparmia mica tanto, sai?”

“Ah, ho capito, fanno finta insomma?

“No un poco si risparmia, ma non sono tutti i soldi che dicono. Tra l’altro la riforma è legata ad una legge elettorale proprio brutta, brutta, eh?”

“Quindi è per la legge elettorale?”

“No, non solo, anche perché è scritta male e in fretta, non è stata condivisa e discussa. Solo ora, a riforma approvata in Parlamento, sono stati obbligati a parlarne, ma lo fanno solo per slogan, facendoci credere cose che non sono vere”

“Ma se vince il No, non cade il governo?”

“Come dice Travaglio le banche, i mercati, lo spread, il Pil, gli investimenti, le bollette, i salari, le tasse, gli immigrati, la criminalità, i baby killer, i malati di cancro, epatite C e diabete non c’entrano nulla. E neanche la caduta del governo. C’entra solo che se votiamo Sì approveremo una brutta Costituzione, tra l’altro per molti aspetti farraginosa e non attuabile. E poi c’è il problema della difesa dell’ambiente”

“E che c’entra? Quello lo devi mettere sempre dappertutto, eh?”

“Centra, centra. Se passa questa riforma passerà una ‘clausola di supremazia’ molto pericolosa perché permetterà di “espropriare” le Regioni di alcune competenze come la pianificazione del territorio regionale e la dotazione infrastrutturale, insomma lo Stato potrà imporre senza sentire le Regioni, inceneritori, ponti sullo Stretto e cementificazioni varie”

“Ho capito, non me la fare tanto lunga. Quindi voto No?

“Mamma io voto No, tu vota quello che credi”

“E certo che voto No anche io, ma mi togli una curiosità?”

“Certo, dimmi mamma”. La mani mi sudano immaginando dove voglia andare a parare.

“Ho sentito in TV Berlusconi, che dice che vota No. Quindi adesso tu voti come lui? Mi sembra strano

A questo punto mi siedo e la voce mi comincia a tremare. Cazzo, lo sapevo che non dovevo rispondere alla telefonata. Ero piacevolmente immerso tra serial killer e mogli interrate vicino alla palude, e mi ritrovo in questo giallo costituzionale, dove è più complicato trovare il colpevole.

“Sì, lo so mamma, ma non è che posso votare Sì solo per fare un dispetto a B., eh? Pensa che lui era per il Sì, ma ha cambiato idea per seguire l’onda e salire sul carro dei vincitori. Quindi caso mai è lui che ha seguito me, mica il contrario”

“Ho capito, votiamo No, anche se siamo insieme a Berlusconi. Quando mi venite a trovare?”

Finito di parlare ho l’amaro in bocca. E comincio a cercare tutti quelli che sono per il No, oltre a B.. A parte un sacco di amici ambientalisti sono in compagnia Magistratura Democratica, Il Fatto, molti giornalisti di Repubblica, Libertà e Giustizia, l’Associazione Partigiani, tanti costituzionalisti, Paolo Flores D’Arcais e Micromega ma anche la Cgil, la Fiom, gli amici di Sel e della Sinistra, il Movimento 5 Stelle, Possibile e tante delle persone con le quali ho condiviso gli ultimi anni della mia lotta politica: Alessandro Gilioli, Vittoria Pagliuca, Marco Quaranta, Angelo Bonelli, Massimo Malerba, Francesco Alemanni, Franz Mannino, Fabrizio Bibi Cattaruzza, Marco Severa, Marco Di Luigi, Marco Tombesi, Roberto Lattanzi, Sonia Ostrica, Marco Boato, Luana Zanella, Lorenzo Lombardi, Fulvia Gravame, Ferdinando Bonessio, Riccardo La Bella, Raffaella Spadaro, Adelaide Conti, Giuliano Girlando, Federico Ferme, Dafne Anastasi, Atos Benaglia, Claudia Viola Moriggi, Italo Pattarini, Roberto Di Palma, Julia Filingeri, Adele Palazzo e tantissimi altre e altri.

Proprio una bella compagnia.

B.COME BASTA!

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