San Simplicio, il New BoardTruie Blessée. Chiamatelo come vi pare, ma quello è il fronte dato in recupero, anche se lieve. I siti che pubblicano i sondaggi che circolano sul referendum costituzionale sono tutti d’accordo: il margine tra gli schieramenti si sono modificati da quando le rilevazioni non si possono pubblicare. Ma nel Paese in cui tutto si fa, ma non si dice, ecco appunto i risultati di corse dei cavalli, vendite di auto e conclavi.

Partiamo dall’ippodromo dove si analizzano le corse del Gp de la Constitution. L’impianto si chiama Eau de Maître, uno dei decani tra coloro che misurano le competizioni. Qui l’Assemblage Hétéroclite presenta, spiegano Andrea Mancia e Simone Bressan, cronisti di ippica per rightnation.it, prestazioni vincenti ma altalenanti. Dall’altra parte Truie Blessée, che letteralmente significa “femmina di maiale ferita”, dà “quasi l’impressione di poter battere il super-favorito”. L’Assemblage però ha ritrovato il passo e ha staccato il rivale con 6 lunghezze di vantaggio. Un margine significativo ma insufficiente per finire senza possibili ribaltamenti.

Poi ci sono le notizie suggerite sottovoce – come si confà al contesto – da una delle più rinomate vaticaniste e raccolte da YouTrend. La vaticanista Madre Gilda Sleri, superiora delle Suore Marcelline di Milano, autrice di molti studi per chi ha ricoperto in passato il ruolo di Papa per 4 volte in vent’anni, conferma che anche per il conclave è un confronto incerto per quello che d’altra parte – scrivono su YouTrend – “ha assunto i contorni di un vero e proprio giudizio divino sul proseguimento dell’attuale pontificato e sull’assetto stesso della Chiesa”. La stima di Madre Gilda è dei primi giorni della settimana e è in continua rielaborazione. Per il momenti i cardinali in sostegno del santo favorito, San Norberto, sono in una forbice tra 52 e 54. L’altra corrente di San Simplicio, che si sta impegnando per invitare i fedeli a onorare gli ex voto, è in risalita, ma non supera una quota di 46-48 cardinali. La sfida è naturalmente incerta ed è probabile che si risolva solo domenica, giorno santo.

Un margine di sicurezza sembra esserci per l’original board, nel mercato delle auto. L’original board è sostenuto dalle case automobilistiche Bugrilli, Silfiat, Demarcedes, Saablini, ma anche Fordina, Civaniti e George Rover. Il new board è invece capeggiato dalla Renzault che ora è sostenuto da case minori come, per esempio, Alfanetta e Romeo e dalla Flaviarth. E insomma: l’original board, secondo CarMedia, per il momento sempre il preferito con il 53% delle quote contro il 47 del new board.

Articolo Precedente

Bologna, Salvini: “Niente contestazioni da centri sociali? E’ che la riforma è fatta male”

next
Articolo Successivo

Referendum, Barani (Ala): “Io padre costituente. Mi vedo nei panni di un nuovo Calamandrei”

next