3. Alcune funzioni delegate alle Regioni verrebbero ricondotte sotto il controllo dello Stato; ciò è positivo perché molte regioni hanno dato prova di non controllare le spese e di accumulare debiti che vengono a gravare su tutti i cittadini. In questo senso approvo l’inserimento dell’obbligo di bilancio in equilibrio per ottenere autonomia decisionale in particolari materie;

4. Verrebbero introdotti in Costituzione indicatori di costo e fabbisogno uniformi per regioni e comuni, in quanto determinati a livello statale; ciò aiuterà a combattere la corruzione e il clientelismo che sono la principale causa per la quale i costi dei medesimi servizi o, peggio, dei medesimi materiali, differiscono enormemente da regione a regione;

5. La diminuzione del numero dei senatori e la loro non remunerazione sono un risparmio;

6. L’abolizione del Cnel comporta il risparmio dei relativi costi associati, nell’immediato, ma soprattutto nel futuro prossimo;

7. La Costituzione è superata dai tempi in alcune parti e sbagliata in alcune delle parti modificate nel 2001. Salvaguardando i principi degli articoli 1-12, è logico rivedere la parte applicativa, particolarmente in un mondo che muta con velocità sempre maggiore;

8. E’ un passo di democratizzazione e di opposizione al malcostume di parecchi parlamentari, che vengano sanciti in Costituzione l’obbligo per la Camera di discutere le leggi di iniziativa popolare – oggi disatteso – e per i deputati di presenziare le sedute;

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