Sacchi a pelo per la notte passata all’addiaccio, file lunghe chilometri, attese per decine di ore sotto la pioggia e talvolta la neve. Ladies and gentleman anche quest’anno va in scena il Black Friday. Pur se “annacquato” dall’oramai robusto flusso degli acquisti online, venerdì 25 novembre 2016 diventerà la nuova tappa della corsa per accaparrarsi merce superscontata come mai accade durante l’anno. La tradizione vuole che il termine e la mitologia del Black Friday siano nate negli Stati Uniti dopo una serie di incidenti stradali. Quando si dice le leggende metropolitane. A Philadelphia nei primi anni sessanta la polizia constatò che il giorno dopo il Thanksgiving (24 novembre) si registravano picchi altissimi di traffico e ingorghi stradali soprattutto nel centro città dove erano ancora concentrati i negozi. Contemporaneamente anche i commercianti della città dell’East Coast registrarono un aumento di vendite dei propri prodotti talmente elevato che quando da parte delle autorità cominciò a circolare il termine Black Friday, l’abile presidente dell’associazione commercianti del luogo, tal Abe S. Rosen, colse al volto l’opportunità di un vantaggio pubblicitario gratuito modificando però il cupo appellativo in Big Friday. Tentativo vano perché il “black” uscito dalla porta rientrò dalla finestra. Altre fonti storiche sostengono infatti che dai primi anni ottanta il termine “black” in origine negativo, usato soprattutto nei calendari per indicare shock finanziari, disastri naturali o sconfitte militari, tornò ad accoppiarsi a “Friday” perché segnalava l’annotazione sui libri contabili delle aziende che passavano dal colore rosso delle “perdite” al colore nero dei “ricavi”.

Così da almeno 35 anni con una sorta di timing mondiale milioni di consumatori si preparano al giorno più lungo degli acquisti con sconti che in alcuni casi sfiorano il 70%. Tale è la febbre del Black Friday, soprattutto negli Usa, che oramai da un decennio i negozi aprono direttamente allo scoccare della mezzanotte del “venerdì nero”. Prima che il web deviasse una notevole quantità di acquisti in rete, si sono registrate vere e proprie scene di isteria nell’attesa che iniziasse il Black Friday. Nel 2008 ci scappò perfino il morto, un impiegato di Wal-Mart travolto da una folla di oltre duemila persone scalmanate alla ricerca di prodotti scontati; mentre in California sempre lo stesso anno due tizi si spararono uccidendosi a vicenda per ottenere l’ultimo giocattolo di una data marca da regalare ai propri figli. Per gli amanti del macabro qui si trova il conteggio delle vittime e dei feriti del Black Friday USA tra cui le venti persone finite con gli occhi doloranti per ore dopo che una donna per seminarle nella corsa ad entrare nel grande magazzino spruzzò loro contro un’intera bottiglietta di spray al peperoncino.

Dal 2005 grazie al sito shop.org è nato il “Cyber Monday”, giornata di ulteriori sconti esclusivamente dedicata agli articoli venduti online da tenersi 48 ore dopo il Black Friday. Giocoforza il weekend del post Thanksgiving è diventato un lungo “ponte” per l’acquisto che oramai coinvolge clienti ben oltre gli Stati Uniti. Perfino gli sciovinisti e riottosi francesi si sono uniformati al Black Friday, e addirittura in Messico la festa nazionale della rivoluzione (il 20 novembre) è stata presa a prestito nel 2011 per creare in modo alquanto elastico El buen fin, ovvero il fine settimana che anticipa il festeggiamento con una marea di negozi che applicano sconti modello Black Friday. Secondo il portale idealo.it anche in Italia, e soprattutto grazie all’e-commerce, nel 2015 c’è stato un aumento degli acquisti rispetto all’anno precedente del 33,45%. Tra i prodotti più richiesti svettano quelli tecnologici e digitali: notebook, smartphone, fotocamere, tv led, console da gioco, robot per la cucina. Sempre in termini statistici è la fascia d’età tra i 18 e 34 anni a compiere più acquisti durante il Black Friday di cui il 52% è rappresentato da donne.

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