Da Paolo Sorrentino a Stefano Accorsi, da Carla Fracci a Roberto Bolle, da Andrea Bocelli a Luca Zingaretti, Adriana Asti, Emma Dante, Ferzan Ozpetek e Gabriele Salvatores. Sono tra i firmatari di un appello per il Sì al referendum rilanciato su Twitter anche dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e pubblicato sul sito di Repubblica. Renzi ritwitta anche un messaggio di Alex Zanardi: “Bello l’intervento di Gianrico Carofiglio a Otto e mezzo. Se la sua competenza e pacatezza fossero doti comuni, caspita che Paese saremmo!”. Carofiglio, ex magistrato, scrittore e ex senatore del Partito democratico era ospite di Lilli Gruber con Monica Guerritore, che sosteneva le ragioni del No.

L’appello parla di “gesto logico e naturale“. “La nostra Costituzione – si legge – ha accompagnato lo sviluppo economico e la crescita dell’Italia per un trentennio. Con la trasformazione degli assetti mondiali e delle strutture economiche e sociali, non ha potuto impedire che il Paese rimanesse in seguito sempre più bloccato, fino allo stallo totale degli anni più recenti”. Il punto, spiega l’appello, è restare sul merito della riforma: “La sovrapposizione di argomenti contingenti e di secondi fini non è un atteggiamento al livello della questione, è un inganno”, perché, continuano artisti e sportivi, “i cambiamenti proposti ci paiono nel merito sensati e orientati a creare per la politica condizioni operative più chiare e responsabili: permettendo così ai cittadini una maggiore visibilità dei processi e una maggiore chiarezza dei ruoli decisionali”. Nell’appello si ammette che “obiezioni ai singoli punti della riforma sono fondate e vanno rispettate. Ma la somma di queste obiezioni non ci pare tale da giustificare un No. Che metterebbe una pietra tombale su ogni ulteriore possibilità di cambiamento, per anni: anni veloci e cruciali, in cui il mondo andrà avanti per percorsi che non sarà dato inseguire, se rimarremo immersi nello stallo attuale. Per questo, serenamente, ragionevolmente, e nel pieno rispetto di tutte le posizioni, noi voteremo e voteremo Sì”.

Tra i firmatari ci sono gli attori Alessio Boni, Chiara Boni, Cristiana Capotondi, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari, Beppe Fiorello, Massimo Ghini, Simona Izzo, Glauco Mauri, Luisa Ranieri, Michele Placido, Silvio Orlando, Pamela Villoresi, Alessandro Preziosi, Stefania Sandrelli, Giulio Scarpati, Ricky Tognazzi, Luca Zingaretti. Poi i registi: oltre a Sorrentino e Ozpetek, Emma Dante, Fausto Brizzi, Cristina Comencini, Giorgio Ferrara, Paolo Genovese, Piero Maccarinelli, Riccardo Milani, Gabriele Salvatores, Maurizio Scaparro, Andrée Ruth Shammah, Giovanni Soldati, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì. E ancora gli scrittori Camilla Baresani, Ivan Cotroneo, Susanna Tamaro, Edoardo Nesi. Tra gli altri poi spuntano lo psicologo Massimo Recalcati, l’architetto Stefano Boeri, le ex ballerine Carla Fracci e Luciana Savignano, i produttori cinematografici Tilde Corsi, Mario Gianani, Giuliano Nicola, Francesca Cima, Andrea Occhipinti, Roberto Sessa, Riccardo Tozzi e Lorenzo Mieli, il direttore d’orchestra Zubin Mehta, l’artista Orsina Sforza, gli editori Rosellina Archinto, Sandro Ferri e Sandra Ozzola, i compositori Giorgio Battistelli e Marco Betta, la stilista Chiara Boni l’imprenditrice e storica ex presidente del Fai Giulia Maria Mozzoni Crespi, il filosofo Salvatore Natoli, lo scenografo Dante Ferretti, i cantanti Andrea Bocelli e il trio del Volo, il filosofo Salvatore Natoli, la produttrice musicale Caterina Caselli, l’ex calciatore della Nazionale Marco Tardelli.

Articolo aggiornato il 22 novembre

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