“I dati Istat? Non mi sembrano entusiasmanti. Sono quegli zero virgola di cui Renzi una volta diceva di non tener conto”. Così il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio a Otto e mezzo (La7), per commentare le esternazioni di Renzi che ha legato le sorti dell’economia italiana alla vittoria del Sì al referendum costituzionale. “Io non riesco a capire – afferma Travaglio – come si possa dire che per salvare il governo Renzi da dimissioni non dovute noi dobbiamo deturpare la costituzione, o paragonare la Brexit con l’eventuale uscita di Renzi da Palazzo Chigi. Ce ne faremo una ragione, morto un governo se ne farà un altro”. In controtendenza il parere del presidente della regione Piemonte Sergio Chiamaparino: “Credo che se dovesse vincere il No l’Italia potrebbe fermarsi del tutto con gli stessi effetti della Brexit”. Affermazione contestata dal giornalista: “Ma di preciso cosa si ferma? Dove è questo treno lanciato a tutta velocità che si ferma? Noi ci risparmiamo una brutta riforma e basta – precisa Travaglio che conclude – se fossimo un paese normale e bene informato il No sarebbe al 95%. Non è mai accaduto nella che il capo del governo chieda ai cittadini di rinunciare al diritto di voto. Una domanda del genere sarebbe un’oceanica pernacchia da parte di tutto l’elettorato”

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