Diciannove persone, accusate di legami con l’Isis, sono state arrestate in Kosovo. La polizia kosovara ha reso noto che negli ultimi dieci giorni ha condotto diverse operazioni di contrasto al terrorismo, in cui sono finiti in manette 18 kosovari e un macedone. Il gruppo progettava attentati terroristici in Kosovo, Albania e altri Paesi della regione balcanica. Gli ultimi due arresti sono stati effettuati ieri sera. La polizia di Pristina ha precisato che la cellula era coordinata e prendeva ordini dal terrorista Lavdri Muhaxheri, detto ‘il macellaio dei Balcani’, autoproclamatosi ‘comandante degli albanesi in Siria e Iraq. Proprio Muhaxheri, secondo l’intelligence, è uno dei comandanti più temibili delle milizie islamiche, capo e punto di riferimento della brigata balcanica dell’Isis. E’ stato dato per morto in combattimento più di una volta, ma puntualmente, come un fantasma che ritorna, il suo viso è sempre risbucato nei macabri video nei quali lo Stato islamico mostra le esecuzioni di infedeli e prigionieri.

Muhaxheri è originario di Kacanik, un paese da 30mila anime nel Kosovo meridionale quasi al confine con la Macedonia, da dove è partito un consistente numero dei 300 kosovari arruolati nelle fila dell’Isis, recatisi in Siria e Iraq a combattere. Più volte, le autorità di Pristina hanno segnalato la cittadina come una delle centrali di arruolamento jihadista nel cuore dell’Europa. Tra gli obiettivi del gruppo di persone arrestate nei giorni scorsi, ha detto la polizia, vi era anche l’incontro di calcio fra le nazionali di Albania e Israele svoltosi nei giorni scorsi per le qualificazioni ai mondiali 2018.  “Pianificavano attacchi terroristici in Kosovo e uno contro la squadra di calcio israeliana e i suoi tifosi durante la partita contro l’Albania”, ha fatto sapere la polizia, secondo quanto riporta il sito di notizie Zeri.info. “Per timore dell’attacco, il match tra Albania e Israele era stato trasferito dalle autorità albanesi dalla città di Shkoder a Elbasan, dove Israele ha chiuso 0-3, con uno stadio protetto da oltre duemila poliziotti”.

 

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