Una ragazza straniera di 18 anni senza fissa dimora è stata trovata la notte scorsa con ustioni di terzo grado alle mani e al volto in piazza Tirana, a Milano. In un primo momento il 118 riteneva che qualcuno le avesse dato fuoco con del liquido infiammabile nella baracca in cui aveva trovato rifugio, ma i carabinieri di Milano hanno successivamente spiegato che si è trattato di un incidente. L’origine del rogo, spiegano gli agenti, è riconducibile a un braciere utilizzato per riscaldare la baracca e la ragazza stessa ha escluso di essere stata vittima di violenza. La giovane, probabilmente di origine romena, si trova ora all’ospedale Niguarda in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita.

Che si sia trattato di un fatto accidentale è stato confermato anche dal prefetto Alessandro Marangoni e dal comandante provinciale dei carabinieri, Canio Giuseppe La Gala, a margine del Comitato per l’ordine pubblica e la sicurezza che si è riunito in Prefettura. Il Comitato si è riunito anche per discutere dell’agguato in piazzale Loreto, dove sabato sera un cittadino dominicano di 37 anni era stato accoltellato e ferito a colpi di pistola. L’uomo è poi morto al San Raffaele. Sul tavolo anche la possibilità dell’arrivo dei militari, come suggerito nei giorni scorsi dal sindaco Giuseppe Sala, una misura già contemplata nel Patto per Milano siglato da governo e Palazzo Marino.

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