Rivivere il genio e l’arte di David Bowie attraverso oltre 300 oggetti dell’archivio personale del musicista. Un percorso unico, che più di 130mila visitatori non si sono lasciati sfuggire al MAMbo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna. Si è conclusa domenica 13 novembre l’unica tappa italiana di David Bowie is, la mostra realizzata dal Victoria and Albert Museum di Londra, dopo quattro mesi di apertura e le ultime due settimane sold out. Fan del Duca Bianco e neofiti, in gran parte italiani ma anche proveniente da Spagna, Germania, Russia, Olanda, Turchia e ovviamente Gran Bretagna, hanno ripercorso la carriera dell’artista che ha segnato la cultura musicale e non solo degli ultimi cinquant’anni. La sua morte, l’11 gennaio scorso, aveva scosso il mondo intero.

La mostra, curata da Victoria Broackes e Geoffrey Marsh, conteneva vere e proprie reliquie della personalità estremamente innovatrice di Bowie. L’outfit di Ziggy Stardust, le creazioni di Yamamoto per il tour di Aladdin Sane del 1973, il cappotto con la Union Jack disegnato da Bowie assieme a Alexander McQueen, le copertine degli album più famosi, gli estratti di performance live come The Man Who Fell to Earth e altri video musicali. Tra i visitatori anche centinaia di bambini, che hanno preso parte a Baby Bowie, con giochi e laboratori dedicati.

David Bowie is è partita da Londra nel 2013, dove è stata visitata da oltre 1,4 milioni di persone. Dopo essere stata a Chicago, San Paolo, Toronto, Parigi, Berlino, Melbourne e Groningen, ha avuto un grande successo anche a Bologna. Dall’8 gennaio, a esattamente 70 anni dalla nascita del cantante inglese, la mostra arriverà in Giappone, a Tokyo.

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