Lo aveva fatto già due anni fa con la Shell. La Lego oggi ha deciso di rompere anche con il Daily Mail. Il gigante dei mattoncini colorati ha deciso di boicottare il quotidiano britannico per il suo atteggiamento “razzista” e intollerante” nei confronti dei migranti. In particolare verso quei ‘bambini di Calais’ che da mesi aspettano di essere accolti nel Regno Unito per ricongiungersi alle loro famiglie.

“Non faremo più pubblicità sul giornale”, ha scritto in un comunicato ufficiale la Lego aderendo alla campagna ‘@StopFundingHate (basta finanziare l’odio), lanciata dai consumatori sui social media con l’obiettivo di colpire quei giornali britannici che si sono schierati contro l’accoglienza dei piccoli profughi o che, prima e dopo il voto sulla Brexit, hanno perpetrato “odio, discriminazione e demonizzazione” degli stranieri.

Tutto è cominciato – come riporta l’Ansa – su iniziativa di un padre appassionato di Lego dopo la sentenza dell’Alta Corte britannica sulla Brexit. Il Daily Mail titolò chiamando ‘Nemici del popolo’ i giudici per i quali il Parlamento deve ratificare il risultato del referendum e Bob Jones prese carta e penna. Nella lettera alla Lego confessava di non poter più regalare al figlio i mattoncini colorati di un’azienda che compra gli spazi pubblicitari da un giornale “razzista”. “Io ho sempre amato i Lego e tre anni fa mio figlio ha ereditato tutta la mia collezione. Ma i vostri legami con il Daily Mail sono inaccettabili”, scriveva Bob. Negli ultimi mesi il giornale non ha fatto altro che “creare un clima di diffidenza nei confronti degli stranieri e attaccare i migranti per qualsiasi cosa”, continuava la lettera. “Per me i Lego sono sempre stati un giocattolo inclusivo, che distruggeva le barriere costruendo la creatività dei bambini”. Quindi l’appello al gigante danese “a fermare l’odio”. La lettera è stata pubblicata su Facebook ed è diventata virale.

“Siamo molto attenti ad ascoltare i bambini e i loro genitori e cerchiamo di non tradire la loro fiducia”, ha dichiarato all’Independent la portavoce della Lego Roar Rude Trangbaek dopo aver deciso di interrompere i rapporti con il giornale. Nel mirino della campagna @StopFundingHate sono finiti anche i tabloid Sun ed Express e le catene di grandi magazzini John Lewis, Waitrose e Marks and Spencer.

Articolo Precedente

Sud Corea, protesta record: quasi un milione di persone in strada per le dimissione della presidente Park

next
Articolo Successivo

Bataclan, commissione inchiesta: “Servizi hanno fallito, si poteva evitare la strage. Misure ancora non all’altezza”

next