Televisione

Da Napoli all’Ungheria, Mimmo Calopresti viaggia nella contraffazione. Su Sky il film “La fabbrica fantasma”

di F. Q.

Eventi che cambiano gli equilibri internazionali o sconvolgono per sempre le vite di comunità e famiglie. Storie che accadono così velocemente che non riusciamo ad afferrarle fino a che non hanno già dispiegato il loro effetti. A volte, comprendere significa partecipare. Solo un linguaggio diverso, che metta al centro i fatti e non la voce di chi racconta, con una narrazione immediata e senza filtri, con gli occhi dei protagonisti, è ciò che può portare al cuore di una realtà tanto mutevole quanto sfuggente. Nasce così Il racconto del reale, un nuovo appuntamento settimanale di Sky: un ciclo di film che debutterà in seconda serata il 13 novembre su Sky Atlantic HD e su Sky On Demand. Un racconto senza mediazioni, che mette a fuoco i fatti per capirli davvero. I docu-film – alcuni dei quali sono Produzioni Originali Sky – hanno in comune un linguaggio vicino a quello cinematografico e delle migliori serie televisive. Raccolte in un unico filone di programmazione, queste produzioni portano la firma di personalità del mondo della cultura e del giornalismo, tra cui Mauro Parissone, Ambrogio Crespi, Michele Bongiorno, Mimmo Calopresti, Luigi Prieto, Beatrice Borromeo e Bill Emmot. La fabbrica fantasma di Mimmo Calopresti pone lo sguardo sul mondo della contraffazione, indagato attraverso un viaggio che – dal porto di Napoli fino al confine tra Ungheria e Ucraina – racconta le storie dei trafficanti. Relegata ai margini di un impero in cui tutto è consentito, la fabbrica fantasma diventa il non luogo che nessuno è pronto a denunciare ma che tutti conoscono, da cui arrivano giocattoli, cibo, sigarette. E così la salute pubblica, le norme sul lavoro, l’economia vengono compromesse in un mercato che non ha confini, in cui a tutto viene dato un prezzo: il più basso possibile.

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